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Tokyo Godfathers, il miracolo di Natale di Satoshi Kon
Tokyo Godfathers, del maestro d’animazione Satoshi Kon, torna al cinema in versione restaurata. Il film sarà nelle sale il 24, 25 e 26 novembre.
Tra pochi giorni, grazie a Nexo Studios Anime al Cinema e ai media partner Radio Deejay, MYmovies, Cultura POP, ANiME GENERATION, Tokyo Godfathers (2003), film capolavoro del genio assoluto Satoshi Kon, sarà nuovamente nelle sale italiane.
L’iniziativa darà modo ai fan di riscoprire uno dei film più amati dal regista giapponese, padre di capolavori come Perfect Blue e Paprika, pellicole che hanno riscosso enorme successo di pubblico e ispirato registi come Christopher Nolan (Inception).

Tokyo Godfathers, la trama
Tokyo, notte di Natale: tre senza tetto ‒ Gin, un uomo di mezza età, alcolizzato; Hana, un’ex drag queen; e Miyuki, una ragazzina in fuga da casa ‒ mentre rovistano tra i rifiuti trovano una neonata abbandonata.
Mossi da compassione e senso di responsabilità, si mettono alla ricerca dei suoi genitori dando vita a un viaggio on the road, surreale, guidato da coincidenze miracolose.

Tokyo Godfathers, la recensione
Sceneggiato da Satoshi Kon e Keiko Nobumoto, basato su un’idea originale dello stesso Kon (ispiratosi al romanzo The Three Godfathers di Peter N. Kyne del 1919) e sui personaggi creati da Kenichi Konishi, Tokyo Godfathers si sviluppa muovendosi tra slapstick comedy, melodramma, noir e favola natalizia.
Attraverso lo sguardo profondo di uno dei più grandi autori e registi del cinema d’animazione contemporaneo, lo spettatore assiste per un’ora e mezza a un’avventura fuori dagli schemi, il cui centro di gravità è la capacità dell’essere umano di provare amore per il prossimo, nonostante i dolori della vita.
Trovata la notte di Natale, la neonata, ribattezzata Kiyoko (bambino puro) perché simbolo di purezza, rappresenta per i tre protagonisti il riscatto da una vita vissuta rifuggendo dalle responsabilità. Il desiderio di risparmiare alla bambina un destino infausto, li spingerà a fare la cosa giusta, rischiando la loro stessa vita.
Il cammino di Gin, Hana e Miyuki, alla disperata ricerca dei genitori di Kiyoko, diviene così motivo di perdono, trasformazione e rinascita.
La mano invisibile del fato, grazie a un susseguirsi di incontri fortuiti, guiderà i tre senzatetto come i tre magi di Natale.

Personaggi e regia
I personaggi protagonisti di Tokyo Godfathers sono sviluppati a tutto tondo, ognuno con delle caratteristiche ben precise. La tragicità che avvolge le loro vite stimola profonda empatia nello spettatore, che di volta in volta si commuove, diverte o rimane spiazzato davanti a tanta umanità.
Apparentemente tre reietti, Gin, Hana e Miyuki sono anime unite da un unico destino: salvare un’anima pura. Essi si muovono in una realtà tangibile e concreta, quella fredda e gelida di Tokyo nella notte di Natale, in cui le coincidenze giocano un ruolo fondamentale.
Pur non avendo nulla a che vedere con i mondi onirici e fantastici a cui Kon ci ha abituati, il film è intriso di magia, quella pura che scaturisce dalla forza dell’amore: l’amore che unisce i tre personaggi e quello che tutti loro provano per la bambina: nuovo simbolo di salvezza per l’umanità.

Conclusioni
Tokyo Godfathers è un’opera commovente, intrisa di realismo magico. Una favola di Natale da andare a vedere assolutamente!
🎬 Valutazione
Regia
★★★★★
Interpretazioni
★★★★★
Storia
★★★★★
Emozioni
★★★★★
🏆 Voto Totale
4
★★★★★