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Unfrosted: storia di uno snack americano, la recensione
Disponibile dal 3 maggio su Netflix, Unfrosted: storia di uno snack americano sancisce il debutto alla regia di Jerry Seinfeld e si aggiunge alla lista di film contro il capitalismo a stelle e strisce.
Unfrosted: il cast surclassa la trama
In un grande flashback ambientato negli Anni 60 a Battle Creek nel Michigan, due importanti marchi Kellog’s e Post, si sfidando per il monopolio sul mercato delle colazioni americane.
Il protagonista è Bob Cabana (interpretato da Jerry Seinfeld), un dipendente della Kellog’s ispirato a William Post, inventore delle Pop-tart.
In una cornice dai colori matt, tipica della cultura pop degli anni 60, si susseguono eventi come: spionaggio industriale, lotte sindacaliste delle mascotte Kellog’s, Guerra Fredda, missioni lunari volute dalla Casa Bianca e minacciosi lattai.
Edsel K III (Jim Gaffigan) e Marjorie Post (Amy Schumer) sono gli ereditieri, senza meritocrazia e del tutto incapaci nella gestione, dei due imperi.
Nel team Kellog’s troviamo Bob Cabana e Donna Stankowski (Melissa McCarthy), i quali chiameranno una squadra di supporto, fondamentali per la creazione dello snack, composta da: Jack LaLanne (James Marsden), Steve Schwinn (Jack McBrayer), Harold Von Braunhut (Thomas Lennon), Chef Boy Ardee (Bobby Moynihan), Tom Carvel (Adrian Martinez).
Marjorie Post è invece affiancata da Rick Ludwin (Max Greenfield).
A mettere i bastoni fra le ruote al protagonista, anche in questo caso un cast d’eccezione: a capo della rivolta delle mascotte Kallog’s troviamo Hugh Grant nei panni della tigre Tony the Tiger, e per la lotta dei lattai contro “una colazione senza più latte” nelle retrovie c’è Peter Dinklage.
L’elenco di personaggi noti al grande pubblico si espande, facendo passare la trama in secondo piano. Usando la tecnica Forrest Gump, sono raccontate tante storie americane in una commedia costellata di siparietti e reference a film noti come Oppenheimer (test sulla merenda) ed eventi storici d’attualità.
Storia di una colazione americana
Unfrosted è un film satirico che sfrutta le vicende storiche degli Anni 60 per parlare di attualità.
Kellog’s e Post, grazie all’importazione dello zucchero, gestiscono i rapporti diplomatici che ha il governo con la politica estera e controllano il Presidente stesso (John F. Kennedy interpretato da Bill Burr).
Gli Anni 60 ci vengono raccontati mediante il triangolo Colombia – Russia – Cuba, facendo passare la cristi Stati Uniti – Cuba come una scaramuccia aziendale legata all’importazione dello zucchero. Mentre la NASA, il Vietnam e Andy Warhol (interpretato da Dan Levy) sono riferimenti espliciti.
L’irruzione alla fabbrica Kellog’s, ci riporta all’assalto di Capitol Hill del 2021. Un vichingo Tony the Tiger capeggia l’assedio delle mascotte contro la Pop-tarts, perchè minaccia il loro lavoro.
In conclusione
La storia scorre piacevolmente, è sicuramente un film per famiglie non impegnativo. L’ho trovato un minestrone di eventi di una pubblicità lunga novanta minuti.
Non serve essere esperti di storia per comprendere la trama, il focus è incentrato sul cast stellare nonché vero fattore d’interesse.