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American Primeval, la recensione
La potente miniserie western targata Netflix che intreccia i temi della frontiera e del potere, fondendo finzione e realtà.
Uscita a gennaio sulla piattaforma streaming, American Primeval è divisa in sei episodi diretta da Peter Berg e scritta da Mark L. Smith, co-sceneggiatore di Revenant – Redivivo. Un racconto crudo e violento che scava nelle radici della storia americana, tra espansione territoriale, conflitti religiosi e sopravvivenza.
La vicenda
Ambientata nel 1857 nello Utah, in un’epoca di grande instabilità e tensione, la serie segue Sara Rowell (Betty Gilpin) e suo figlio Devin, in viaggio verso un luogo sicuro. A guidarli è Isaac Reed (Taylor Kitsch), un uomo schivo e tormentato. Intorno a loro ruotano altre storie: quelle dei nativi americani Scioscioni, della comunità mormone e del loro leader, Brigham Young.
La crudeltà attraverso la macchina da presa
La violenza è una presenza costante: i personaggi si muovono in un mondo dominato dalla brutalità umana e da paesaggi spettacolari quanto ostili. La regia riesce a mantenere alta la tensione, dosando sapientemente azione e introspezione. Le sequenze più feroci e brutali non sono gratuite, ma servono a restituire il clima teso e disperato dell’epoca.
Dal punto di vista visivo, la fotografia è uno dei punti di forza della serie: i toni freddi e terrosi riflettono perfettamente l’asprezza dell’ambiente e lo stato d’animo dei personaggi. Il direttore della fotografia Tobias A. Schliessler crea un’atmosfera cupa e realistica, accentuata anche da un sapiente uso della luce naturale.
La realtà storica dietro la finzione
Tra gli elementi più interessanti c’è l’inserimento di figure storiche realmente esistite, come Brigham Young (interpretato da Kim Coates), capo della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Leader carismatico e figura profondamente controversa, Young guidò l’espansione della sua comunità fino alla fondazione di Salt Lake City. Inoltre, viene rappresentato il massacro di Mountain Meadows, un tragico evento storico in cui circa 120 coloni vennero uccisi da mormoni e membri della tribù Paiute.
In conlusione
American Primeval è una serie intensa, ruvida e visivamente potente, che affronta senza filtri il lato più crudo della nascita degli Stati Uniti. Non è una visione facile, ma è una narrazione coraggiosa, capace di unire intrattenimento e riflessione storica.