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Occhi di gatto: il ritorno in live action del cult anni ’80
Occhi di gatto rivive in una raffinata serie francese: le tre sorelle-ladre, Parigi, arte e mistero si intrecciano in un’edizione contemporanea ma fedele.
“Occhi di gatto un altro colpo è stato fatto”: una delle sigle più famose degli anni ’80.
Chi da ragazzina non ha mai giocato a Occhi di gatto? E volevamo essere quasi sempre Sheila (che poi nell’edizione originale in realtà si chiamava Hitomi).
L’anime del cuore, un cult. Farne un live action è stata una vera scommessa.
Che però si è rivelata vincente.
Ti sblocco un ricordo
Dopo One Piece arriva un altro live action dal mondo manga/anime: Occhi di gatto.
Per noi ragazze degli anni ’80 Occhi di gatto è un vero pezzo di vita. Sheila, Kelly e Tati erano più che personaggi di un anime, erano amiche, quasi di famiglia.
E ci immaginavamo come loro: scaltre, furbe, forti. Anche sexy, come solo i personaggi degli anime anni ’70-’80 sapevano essere. Pensiamo a Fujiko e Margot di Lupin III, o Faye Valentine di Cowboy Bebop.
L’impatto socioculturale dell’anime anni ’80
Negli anni ’80, l’anime Occhi di gatto (in originale Cat’s Eye, scritto da Tsukasa Hōjō) ha davvero segnato una generazione.
Vendette milioni di copie del manga, divenne serie animata, e la sua sigla italiana (“O-O-O-O-Oc-chi-di-gat-to”, alzi la mano chi non ha letto cantando) interpretata da Cristina D’Avena è ancora oggi un simbolo della tv per ragazze di allora.
Il trio femminile, tre sorelle ladre che rubano opere d’arte non tanto per avidità quanto per ritrovare il padre scomparso, portava al centro dell’azione donne protagoniste. Attive, perspicaci, atletiche. In un panorama tv-fumettistico in cui i protagonisti erano spesso maschi o semplici contorni, questa era una ventata di freschezza.
In Italia l’adattamento fu moderato dalla censura. La libertà dei personaggi, l’aspetto sexy delle tutine, l’azione notturna furono stemperati per la fascia oraria infantile.
Ma proprio per questo quel tipo di femminilità “in azione” restò nel cuore. Volevamo essere ladre ed eroine, non solo damigelle in attesa.
I modelli femminili di Sheila/Hitomi, Kelly/Rui, Tati/Ai rappresentavano una femminilità libera, in movimento, che possedeva astuzia e solidarietà tra sorelle.
Non stereotipi passivi ma personalità attive. Ecco perché ancora oggi ci affezioniamo all’idea di “ladra buona” che si fa forza dei propri sensi, della propria agilità, e della propria intelligenza.
Occhi di gatto: live action vs anime
La versione francese live action di Occhi di gatto è ambientata a Parigi nel 2024.
Le tre sorelle sono Tamara, Sylia e Alexia che cercano di far luce sulla misteriosa morte del padre.
L’uomo era un artista e proprietario di una galleria d’arte, rimasto vittima di un incendio.
Quando una delle sue opere ricompare durante una mostra, il trio decide di rubarla per trovare indizi.
La serie è composta da 8 episodi da circa 50-52 minuti ciascuno.
Nell’anime originale invece la storia era ambientata in Giappone.
Sheila, Kelly, Tati gestivano un bar chiamato “Cat’s Eye” di giorno, e di notte entravano in azione come ladre per recuperare le opere del padre scomparso.
In realtà il live action è più un prequel dell’azione che si svolge effettivamente nell’anime e nel manga di Tsukasa Hōjō.

Inoltre, la differenza non è solo geografica e temporale.
L’anime giocava più sulla leggerezza, l’avventura “a colpo sicuro”, la tensione romantica con Matthew (l’investigatore fidanzato della protagonista) che non sospetta la doppia identità.
Nel live action si aggiunge un tono più thriller-drammatico: Parigi moderna, investigazione, mistero della galleria, riflessione sugli affetti e sull’identità.
In questo senso, l’adattamento rispetta lo spirito dell’anime nella trama base. Le sorelle ladre, un padre scomparso, l’investigatore ignaro. Ma allo stesso tempo accentua l’atmosfera seria, contemporanea, e mette le protagoniste in un contesto più realistico. Pur mantenendo eleganza e azione.
Non mancano comunque gli omaggi diretti all’anime: il biglietto col simbolo, il bacio tra Tamara e Quentin durante un colpo che fa intuire per un attimo la verità all’investigatore, il nome del padre delle tre (Heinz).
Il cast del live action Occhi di gatto
Nella serie televisiva del Groupe TF1, Camille Lou interpreta Tamara (equivalente di Sheila/Hitomi). La “ladra elegante”, acrobatica, che porta in sé quel mix di glamour e agilità che ricordavamo.
Constance Labbé interpreta Sylia (equivalente di Kelly/Rui). Persona forte, la sorella maggiore che unisce l’azione e l’intuito.
Claire Romain interpreta Alexia (equivalente di Tati/Ai). La “sorella minore”, la più giovane e ribelle, tech-addicted, istintiva ma spesso decisiva per le loro sorti.

MB14 (Mohamed Belkhir) interpreta Quentin Chapuis (equivalente dell’investigatore Matthew). Un poliziotto impegnato a scoprire la verità sulle sorelle, ma ignaro della loro identità duplice.
Cindy Bruna interpreta Gwen (equivalente della collega di Matthew – nel manga Mitsuko) l’unica ad aver capito la verità.
Accoglienza del pubblico e distribuzione in Italia di Occhi di gatto
La serie è arrivata in Francia su TF1 alla fine del 2024 e ha poi avuto distribuzione in streaming tramite Prime Video francese.
Per l’Italia la serie è approdata su Rai 2 dal 17 settembre 2025 alle 21:20, con i primi due episodi in prima serata.
Tutti gli episodi sono disponibili su RaiPlay.
Il pubblico nostalgico ha accolto con entusiasmo.
Sui social molti commenti confermano l’amore per questa serie.
“La mia bambina sta guardando le sorelle ladre che sognavo io”, oppure “finalmente un live action che non tradisce l’anime”.
“My sister and I cosplayed Cat’s Eye 🐱 … Cats Eye is an underrated classic!”
Alcuni rimproverano la perdita della leggerezza anni ’80, altri per contro apprezzano il cambio di registro.
Ritorno al futuro
Dunque ecco che l’archeologia dei nostri ricordi anni ’80, sigla, costume, bar, furto d’arte, tre ragazze astute, si riversa in uno specchio contemporaneo. Parigi, assetto moderno, dramma, azione.
Occhi di gatto ci mostra che non serve solo nostalgia, ma anche rigore e attualizzazione.
Se da bambine volevamo essere Sheila, Kelly, Tati, oggi possiamo essere Tamara, Sylia, Alexia.
E farci trovare sempre pronte per un colpo… che anche oggi è stato fatto!
Buona visione.