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The 8 Show, Recensione su Almanacco Cinema

The 8 Show: il tempo è denaro

The 8 Show è la nuova serie dark comedy coreana firmata Netflix. Cruda e spietata, propone una riflessione sanguinolenta sulla nostra società.

In vetta alle classifiche dei titoli più visti, The 8 Show segue il filone dei survival game ed aggiunge la giusta dose di dramma tipica dei coreani.

The 8 Show: un nuovo survival game sudcoreano

La premessa è semplice: 8 individui sull’orlo del suicidio per debiti, decidono di iniziare questo gioco per portare a casa il montepremi. Le regole non sono tante, ma a spiccare è quella che nessun concorrente deve morire.The 8 Show, recensione su Almanacco Cinema

Se in Squid Game(2021)ad arrivare al montepremi era una persona sola, in questo caso sono tutti vincitori a prescindere. Quello che conta è restare il più possibile all’interno del gioco.

La regia claustrofobica, l’ambiente minimalista e le regole del gioco, fanno indubbiamente riferimento anche alla serie Alice in Borderland (2020). Il che ci porta ad entrare in una competizione fuori dalla realtà.

I partecipanti del gioco sono sorvegliati 24 ore su 24 da centinaia di videocamere come in un reality stile Grande Fratello.

Ma come in The Truman Show (1998) la vita diventa un palcoscenico dove siamo noi a decidere quale ruolo interpretare.

Un ulteriore reference a cui allude la serie è il film del 2019 Il BucoI partecipanti, infatti, ricevono acqua e cibo da un montacarichi che permette di andare solo dall’alto verso il basso.

The 8 Show: la trama

Il creatore Han Jae-rim, ha fatto sì che ogni episodio (in tutto otto) fosse monografico di ogni concorrente ma non canonico. Anzichè ricorrere ai flashback della vita dei concorrenti li vediamo nel momento in cui decidono di partecipare al reality show.

Molto importante è la scelta del formato diverso per raccontare le loro vite e spiegarci cosa li spinge ad arrivare fin lì. Quando sono nel mondo esterno, infatti, questo si restringe in 4:3, mentre assume un più uniforme 1:85:1 all’interno del gioco.

L’offerta che viene fatta ai concorrenti è quella di pagarli, e dare un prezzo, al loro tempo perso.

La scelta delle carte con i numeri è determinante per il loro percorso all’interno del gioco. ad ogni numero, da 1 a 8, corrisponde un piano. I piani sono importanti perché diventeranno i loro nomi, inoltre varia il margine di guadagno per il tempo trascorso.The 8 Show

Il piano più alto è quello che guadagna di più ed ha la camera più grande con più finestre, mentre più si scende e la paga diminuisce in proporzione alla grandezza della stanza e il numero delle finestre.

Il phatos narrativo è portato all’esagerazione tipica coreana di dimenticarsi totalmente di bisogni fisiologici basilari che, in produzioni occidentali non avrebbero fatto parte della narrazione.

I concorrenti comunque possono comprare tutto quello di cui hanno bisogno, a cifre esorbitanti, mediante un citofono nelle loro stanze. Però nulla può uscire fuori, gli oggetti di uso comune possono essere acquistati nella piazza spendendo ore accumulate per rimanere nel gioco.

Come funziona il tempo

La voce narrante di Piano 3, ci permette di identificarci nell’uomo comune senza particolari abilità. Ponendoci domande esistenziali come: cosa siamo disposti a fare per guadagnare?

Il tempo è la tematica centrale della serie, anche perché più se ne ha e più il montepremi aumenta. Per far che ciò accada i giocatori devono creare contenuti innovativi per il pubblico.

Il pubblico vuole contenuti, ma si stanca prestissimo ed ha una soglia d’attenzione veramente bassa. Viviamo nella società delle immagini e il problema dei content creator è quello di reinventarsi ogni volta. The 8 Show

Cos’è davvero divertente?

I protagonisti del reality, una volta capito il meccanismo del gioco, iniziano a trovare idee per stupire il pubblico. Per ottenere approvazioni, iniziano a conformarsi a determinati comportamenti richiesti, che inevitabilmente sfociano nella disperazione e nella violenza.

Dopo un periodo di collaborazione fra i piani, Piano 8, la concorrente con il maggior montepremi, decide di iniziare a torturare gli altri concorrenti. Prende il potere grazie al dominio del cibo, che decide di non far arrivare ai piani inferiori.

I concorrenti allora si dividono in due fazioni, destinate a mischiarsi e ad alternarsi sulla presa di potere.

La fine del gioco arriva quando Piano 1, preso dalla disperazione, inscena uno spettacolo macabro che lo porterà alla morte. Piano 3, capito che il gioco non finirà finché le videocamere non si spegneranno, decide di distruggerle insieme a Piano 2 aprendo finalmente le porte.

La fine

Tutte le violenze subite nel gioco, Piano 3 capisce che nonostante i soldi vinti non riesce a vivere la sua vita. Decide di organizzare un funerale per Piano 1 dove invita anche gli altri concorrenti.

Non sappiamo molto della vita fuori dal gioco degli altri, infatti anche al funerale non si presenteranno tutti.

Questa serie, inizialmente concepita per essere un game show, mette in evidenza il nostro voyuerismo come pubblico, l’innato interesse per il disastro che ci attrae quando lo vediamo da dietro uno schermo.

The 8 Show è una critica sociale

The 8 ShowGli 8 concorrenti di The 8 Show, come abbiamo visto, sono del tutto spersonalizzati. Nessuno sa nulla l’uno dell’altro e questa condizione di incertezza non favorisce condizioni di fiducia fra i partecipanti.

The 8 Show è deliberatamente una critica alla società odierna. Una disparità sociale che crea nel gioco un micro organismo, che si evolve ed involve, come accade nella storia del mondo reale.

La serie ci porta a fare riflessioni che riguardano condizioni drammaticamente attuali. L’istinto umano è più egoistico o empatico? L’apparire conta più dell’essere? Fin dove riusciamo a spingerci per ottenere approvazione da persone che non vediamo?

Conclusioni

Senza dubbio una serie che non passa inosservata e merita il successo che sta avendo.

Tiene letteralmente incollati alla sedia gli spettatori, da vedere tutta d’un fiato. Anche i colpi di scena che si susseguono, a mio avviso, non sono mai stati scontati.

Rappresenta in scala il funzionamento della società e le lotte di potere. Porta i concorrenti a compiere atti estremi al fine di dare spettacolo. Un ottimo spunto per fermarci un attimo e riflettere sulle nostre vite e non solo.

I comportamenti repressi dall’uomo qui sembrano esplodere con la forza di un vulcano, come se non ce ne fossimo mai liberati e, inermi, osserviamo.

Recensione a quattro stelle su Almanacco Cinema