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Disclaimer, la recensione su Almanacco Cinema

Venezia 81, le anteprime: Disclaimer, la recensione

Alfonso Cuaron si confronta per la prima volta con una serie tv e presenta, fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, Disclaimer.

La serie Disclaimer è prodotta da Apple Tv, sulla cui piattaforma arriverà l’11 ottobre.

È sempre un’ardua sfida per i registi avvezzi ai lungometraggi affrontare il mondo delle serie televisive, medium cinematografico che richiede un approccio diverso rispetto al lungometraggio tradizionale. Il rischio d’inciampare, anche per i grandi registi, è dietro l’angolo.

Non è questo il caso di Alfonso Cuaron che, con Disclaimer, firma una serie che segna un’ evoluzione radicale rispetto alla filmografia dell’autore ma anche al mondo televisivo.

Disclaimer, la trama

La serie è tratta dal romanzo La vita perfetta di Renée Knight e prende il via seguendo diverse storie solo apparentemente slegate tra loro.

La protagonista è Catherine Ravenscroft (Cate Blanchett), documentarista di successo pluripremiata, sposata con Robert (Sacha Baron Cohen) con cui convive assieme al figlio Nicholas (Kodi Smit-McPhee)

La vita della protagonista, perfettamente inserita nella borghesia londinese, verrà stravolta quando le viene recapitato un romanzo, The Perrfect Stranger, dove il passato di Catherine, ormai dimenticato, ritornerà alla luce. L’integrità della stessa famiglia verrà messa in discussione ma la verità è veramente quella che vediamo?

Non possiamo svelare ulteriori dettagli su una trama che, dopo una partenza contenuta, regalerà fin dal secondo episodio un climax emotivo che vedrà accavallarsi continui colpi di scena e cambi di prospettiva.

Il regista e la produzione si sono raccomandati di evitare qualsiasi forma di spoiler.

A Venezia 81, Disclaimer interroga lo spettatore

La serie interroga fin da subito lo spettatore su quale sia il punto di vista da adottare, dove si trovi la verità? Difficilmente avremo una risposta all’enigma iniziale.

Ogni episodio diviene un pretesto per ribaltare continuamente il punto di vista che fino a quel momento il pubblico aveva maturato, continuando a generare dubbi piuttosto che regalare risposte, come insegnano i grandi capolavori della televisione (Lost, Breaking Bad). Il finale riuscirà a rispondere all’esigenza del pubblico, riuscirà a regalare un punto di vista affidabile?

Nonostante un incredibile intreccio narrativo (che si muove tra Londra e l’Italia) nulla viene lasciato al caso in una serie che fa del piano narrativo un nodo fondamentale. L’abbondanza di temi spesso si serve di una voce fuori campo, a tratti eccessiva, forse l’unico neo di una serie perfetta. 

In conclusione

In Disclaimer, Alfonso Cuaron non rinuncia ad immergere lo spettatore in una disamina totale sulla psicologia: si parte da una continua indagine etica, dove il concetto di bene e male non è mai stato così relativo fino ad arrivare ad un’analisi chirurgica sul dolore emotivo umano, analizzato in tutte le sue declinazioni.

Da ricordare la componente sessuale, che il cineasta messicano padroneggia magistralmente, con scene provocatorie e destabilizzanti e da cui lo spettatore, fin dalle prime scene, ne uscirà inevitabilmente spiazzato.

Il nostro consiglio è di recuperare assolutamente l’imperdibile Disclaimer, una delle sorprese dell’ottantunesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. 

Recensione a quattro stelle su Almanacco Cinema