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Supereroi, Paolo Genovese

Supereroi, la recensione

Supereroi (2021), diretto da Paolo Genovese, è una commedia che cerca di indagare la complessità delle relazioni umane. E’ il racconto di una storia d’amore vera e sincera, ma anche commuovente e imprevedibile. 

Supereroi, la trama

La trama di Supereroi segue la storia d’amore ventennale di Marco (Alessandro Borghi), professore di fisica, e Anna (Jasmine Trinca), aspirante fumettista.

La narrazione prende il via dal loro primo incontro, avvenuto durante una serata di pioggia. Marco, si innamora immediatamente di Anna, che è invece più restia a farsi trascinare dall’amore. 

Attraverso i continui rinvii temporali, assistiamo allo svolgersi della loro storia d’amore, a come queste due persone siano riuscite a crescere e ad aiutarsi reciprocamente durante la loro vita di coppia, riuscendo a superare insieme momenti bui ma anche momenti felici, trasformandosi in supereroi della vita di tutti i giorni. 

La regia e la sceneggiatura di Paolo Genovese

Tratto dall’omonimo libro del 2020 dello stesso regista, Paolo Genovese vuole parlarci di come una storia d’amore si sviluppi nel tempo e, attraverso continui flashback, salti temporali e anticipazioni di eventi, riesce a ricostruire la complessità delle relazioni.

Grazie a questi espedienti, Genovese riesce a raccontare la storia di Anna e Marco in modo atipico, alternando momenti di estrema felicità come le emozioni dei primi incontri, caratterizzati da una fotografia più calda, a momenti di forte impatto emotivo, collegati anche ad eventi inaspettati ed evidenziati da una fotografia, al contrario, dai toni più freddi.

Rispetto alla filmografia precedente dello stesso regista, ricordando il celeberrimo Perfetti sconosciuti del 2016, in questo film la regia e la sceneggiatura risultano più deboli e meno innovativi.

In particolare, i dialoghi tra i due protagonisti, che sono il cuore di tutta la narrazione, sembrano a volte rigidi e poco realistici. Anche le interazioni con personaggi secondari, come ad esempio Vittorio, interpretato da Vinicio Marchioni, amico e collega di Marco, sembrano poco riusciti e il loro spessore poco approfondito.

Anche il colpo di scena finale, sembra puntare a un sentimentalismo superficiale, senza approfondire la drammaticità dell’evento.

Conclusioni

Supereroi non è sicuramente tra le migliori pellicole di Paolo Genovese. Rimane un film interessante per poter capire a pieno l’intera filmografia del regista, che qui riesce a restituire allo spettatore la complessità della vita di coppia, ma rimanendo forse troppo superficiale, senza approfondire i momenti più difficili e complessi.

 

Recensione a due stelle su Almanacco Cinema

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