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Hollywood Babilonia: John Gilbert, rovinato dal sonoro
Hollywood Babilonia. Stamattina parliamo di un attore che, come molti altri, è caduto in rovina con l’avvento del sonoro: il suo nome era John Gilbert.
La sua storia è quella di molte stelle e stelline di Hollywood: dopo un successo fulminante, con l’avvento del cinema sonoro, non ha saputo tenere il passo con i nuovi tempi.
Il cinema ci ha spesso raccontato come l’arrivo delle voci nell’ambito cinematografico sia stato traumatico per l’industria e, soprattutto, per gli attori stessi: si pensi a film di recente realizzazione come The Artist e Babylon e, tornando indietro nel tempo, a Cantando sotto la pioggia e al capolavoro Viale del Tramonto (1950).
La storia di John Gilbert, divo del muto molto celebre e amato negli anni Venti, ci dimostra fino a che punto sia stato fatale per gli interpreti, che si trovarono di colpo a dover padroneggiare una qualità che fino ad allora non gli era stata richiesta: la voce.
John Gilbert, una parabola discendente: tra crisi del ’29 e avvento del sonoro
Gilbert fu il divo più pagato del 1928: sotto contratto con la MGM, si ritrovò all’improvviso sul lastrico, complice la crisi finanziaria del 1929, per aver acquistato azioni che si erano rivelate carta straccia.
Il suo primo film sonoro, Ladro d’amore di Lionel Barrymore, fu stroncato dalla critica e lui finì nel mirino per la sua voce, che risultava stridula. I giornali si accanirono su di lui, decretando la sua fine per mano dell’avvento del sonoro.
La goccia che fece traboccare il viso fu l’ascesa della moglie Ina Claire, proprio durante la fase più acuta del declino di Gilbert. La malcelata rivalità tra i coniugi Gilbert fece cadere ancora di più in depressione l’attore, che iniziò a consolarsi con l’alcol.
Fino alla sua morte, avvenuta nel 1936 ufficialmente per un attacco di cuore. La sua storia fu di ispirazione per la trama del film del 1937 È nata una stella di George Cukor.