Skip to content Skip to footer
This is Halloween. L'Esorcista, il reboot di Mike Flanagan

This is Halloween. L’horror psicologico a distanza di 50 anni

Questa settimana la rubrica This is Halloween prevede il confronto di due film dell’horror psicologico: L’esorcista e L’esorcista – Il credente.

Già dagli inizi del XX secolo, tra movimenti filosofici, letterari e artistici, il Cristianesimo occupa un ruolo centrale della cultura occidentale, e nelle sue varie declinazioni ha costruito una vera e propria identità culturale e religiosa. Da qualche anno la cinematografia ha sviluppato questo potere del Cristianesimo proponendo il tema della possessione diabolica e dell’esorcismo.

Ovviamente, il cinema tende a studiare l’aspetto positivo del tema, ovvero l’attenzione da parte dello spettatore di suscitare forti emozioni per il marketing economico che conducono queste pellicole.

I film incentrati sull’horror psicologico e sulla possessione demoniaca permettono l’attenzione non solo degli appassionati del genere ma anche dei credenti e non ad incuriosirsi di tale materia che permettono di suscitare le paure più intime di ognuno di noi.

Il regista del male: William Friedkin

Esponente più importante dell’horror psicologico nel cinema è William Friedkin conosciuto anche per far parte della generazione di registi appartenenti alla New Hollywood. Diventa noto al grande pubblico con L’esorcista (1973) considerato il film più terrificante di tutti i tempi, annunciato anche dalla stessa locandina.

Il film vinse due Premi Oscar, miglior sceneggiatura non originale e miglior sonoro, e registrò incassi sensazionali. La novità risiede nell’aver calato in un contesto realistico e quotidiano un male che si annida nei luoghi più inaspettati: il demonio quanto di più lontano esista dalla realtà concreta.

Pochi film sono stati altrettanto imitati ed hanno avuto una simile influenza sulla cinematografia successiva: il film ha dato vita al ricco filone cinematografico dedicato agli esorcismi  di grande successo ancora oggi.

Dal 1973…

Come molti sanno, L’esorcista è considerato il film più amato ma più spaventoso del genere horror perché eleva l’asticella della possessione come nessuno aveva mai fatto prima. Grazie ad un cast particolare eccezionale, tra cui Ellen Burstyn, Linda Blair e Jason Miller, e una sceneggiatura di altissimo livello la pellicola non solo si è aggiudicata un importante posto in classifica del genere cinematografico ma ha ottenuto due premi Oscar menzionati in precedenza.

Rispetto alle elaborazioni di alcune pellicole, qui la trama è molto semplice: una creatura maligna cerca di imposessarsi di una giovane vergine indifesa (Regan) penentrando nella sua stanza fin quando un prode eroe si sacrificherà per salvarla dalla dannazione. La figura maligna viene raffigurata come reale agli occhi dei credenti e perciò tutti gli eventi narrativi percepiti addirittura probabili, tanto da creare un vero e proprio dibattito che fino a quel momento non si era mai verificato.

Infatti L’esorcista ha portato ad una vera e propria spaccatura all’interno della stessa comunità cristiana, tra chi crede alla subdola natura del Maligno e invece chi ritiene che il film sia troppo surreale ed estremo per la cristianità. Il film colpisce, ancora oggi, per la presenza di eccessi narrativi e dialogici, mai utilizzati prima. Turpiloquio e blasfemia percorrono l’intero film.

La caratteristica base che ha portato il film al successo è sicuramente il climax narrativo che ha saputo generare angoscia ed ansia in maniera costante dai primi minuti. In particolare la lunga sequenza dell’esorcismo che chiude la pellicola viene rappresentata da Friedkin con grande maestria assoluta, come un mosaico che lentamente si aggiungo pezzi. Ad ogni passo dell’esorcismo corrisponde una risposta difensiva dell’entità, lungo un duello dove sangue e ferite non sono presenti ma comunque lo spettatore percepisce un grande orrore e paura. 

L’esorcista è considerato un film che ha turbato gli animi non solo dei credenti  ma perfino di atei che si trovano poco ad agio con gli esorcismi e le possessioni.

Nonostante resti tra i film più amati del genere è stato anche segnato da alcune leggende e dicerie prevenute da chi ha fatto parte della produzione. Secondo alcune voci indiscrete, durante le riprese nove persone tra cast e troupe sono morte in condizioni misteriose che hanno rallentato la realizzazione del film. 

L'Esorcista, News Almanacco Cinema

…al 2023

Esattamente dopo 50 anni dal film originale di Friedkin, viene distribuito il 13 ottobre 2023 il sequel del L’esorcista – Il credente con la regia di David Gordon Green. Dopo aver rilanciato un altro franchise horror di culto, Halloween, il regista statunitense mette ora mano anche alla storia di Regan e Chris MacNeil (interpretata sempre da Ellen Burstyn, ormai novantenne ma sempre eccellente attrice) figlia e madre, protagoniste del film del ’73. 

Chris, una volta attrice, adesso è un’esperta di possessioni demoniache su cui ha scritto anche dei libri. Viene quindi contattata da un Victor Fielding, interpretato da Leslie Odom Jr., padre di Angela (Lidya Jewett), che insieme ad una sua amica Katherine (Olivia Marcum) viene posseduta da dei demoni. Entrambe spariscono misteriosamente per circa 3 giorni senza ricordare l’accaduto, ma da quel momento non saranno più le stesse. Per questo Victor disperato cerca aiuto da Chris dopo che sua figlia Regan ne è stata vittima 50 anni prima.

Nonostante ci siano stati alcuni sequel dopo la pellicola del ’73, tra cui L’esorcista II – L’eretico del 1977 e L’esorcista III del 1990, David Gordon Green insieme a Peter Sattler, Scott Teems e Danny McBride hanno scritto una sceneggiatura facendo riferimento solo al primo film della saga. Infatti cardine della storia è proprio il ruolo di Ellen Burstyn nel L’esorcista – Il credente, perché si scoprirà anche cosa è successo a Regan 50 anni dopo la possessione e come sono cambiate le visioni di questi eventi nel corso degli anni. 

Green ha dichiarato inoltre quanto è stato fondamentale l’aiuto della Burstyn, in quanto lei ha dato anche diversi insegnamenti alle attrici Lidya Jewtt e Olivia Marcum, per poter interpretare al meglio l’atto crudele della possessione demoniaca. 

Rispetto alla pellicola originaria, L’esorcista – Il credente, come anticipa il titolo stesso, si sofferma non tanto sulla crudeltà della possessione e dell’esorcismo, ma sulla credenza di tali eventi da non sottovalutare e che la fiducia e l’amore della gente che ci ama è l’atto più potente e purificante al mondo.

L'Esorcista, News Almanacco Cinema