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Auguri a Auguste Lumière: il cinema come rito collettivo.

Il 19 ottobre del 1862 nasceva il fratello maggiore dei due fratelli che gettarono le basi della settima arte: Auguste Lumière e la nascita del cinema moderno.

L’importanza dei fratelli Lumière nella storia del cinema è un dato di fatto. Grazie alla loro invenzione ci fu una svolta epocale nella cultura degli ultimi anni dell’800 e tutto il secolo successivo, in continua evoluzione fino ad oggi.

Se possiamo godere della magia del cinema nella sala, è tutto merito di Auguste Lumière (nato il 19 ottobre 1862) e suo fratello minore Louis Lumière (5 ottobre 1864).

La famiglia Lumière

Auguste e Louis erano figli del fotografo, e produttore di lastre fotografiche, Antoine Lumière. L’ambiente familiare e gli studi intrapresi dai due fratelli in chimica e fisica, favorirono la giusta spinta per la geniale invenzione.

Una volta entrati a far parte del laboratorio del padre, Louis sviluppò un nuovo processo di sviluppo delle lastre. Questo salvò dal fallimento l’azienda di Antonie Lumière.

È uso comune associare la nascita del cinema al 1895, ma da sempre si è cercato un modo per catturare la realtà e renderla riproducibile. Vedi la pittura e la fotografia, le immagini in movimento sono state la conseguenza di questa necessità, resa possibile grazie ad un’illusione ottica.

Tutto inizia con l’invenzione dell’americano Thomas Edisonil Kinetoscopio. A discapito delle altre macchine in fase di sviluppo, l’apparecchio di Edison era quello più famoso. Grazie ad esso era possibile proiettare le immagini, ma la visione era limitata ad uno spettatore alla volta.

Fu il padre dei fratelli Lumiere, dopo averlo visto ad una fiera, a consigliare ai due di creare un prototipo simile ma più leggero e meno ingombrante di quello di Edison, ma soprattutto più economico ed avanzato del kinetoscopio.

Auguste Lumière e Louis Lumière inventarono il Cinématographe. Una macchina leggera capace di impressionare più immagini al secondo e successivamente proiettarle, restituendo l’illusione del movimento. Grazie al metodo dello scorrimento, la pellicola era molto più stabile rispetto al suo competitor americano.

Ma l’enorme differenza fra il kinetoscopio di Edison e il cinématographe dei fratelli Lumière, era che la seconda fu progettata per proiettare le immagini ad un pubblico più numeroso.

Il cinema diventa un rito collettivo

Il cinématographe dei fratelli Lumière viene brevettato nel febbraio del 1895. La prima proiezione avviene nel marzo dello stesso anno, in una riunione atta all’incoraggiamento di questa nuova industria.

Il cinema prima di diventare arte, è un’industria. L’obiettivo è quello di attrarre più persone possibili. Nella sua prima era, era appunto chiamato cinema delle attrazioni.

Non erano previsti il montaggio, una narrazione, movimenti di camera, il linguaggio cinematografico e soprattutto gli effetti speciali. L’inquadratura fissa raccontava una situazione, in un angolo visivo ridotto e passivo.

La prima proiezione per un pubblico non specialistico, ma pagante un franco a persona, fu allestita nel dicembre 1895 al Salon Indien del Grand Cafè nel Boulevard des Capucines a Parigi. Il successo fu immenso e redditizio, questo sancì l’idea moderna del cinema inteso come sala buia e con un esercente.

Il primo film ad essere proiettato al pubblico è stato L’uscita dalle officine Lumière, che mostrava un gruppo di operai, principalmente donne, uscire dalla fabbrica Lumière a Montplaisir, nella periferia di Lione.

Fra il pubblico di questa prima proiezione c’era un giovane George Méliès (qui un approfondimento) che, interessato alla nuova macchina, fece un’offerta al padre dei Lumière per acquistarla. Offerta rifiutata perché Antoine Lumière aveva capito quanto sarebbe stata redditizia l’invenzione dei figli, e la voleva sfruttare fino alla fine.

Negli anni a venire, ci sono state tantissime alternative alla sala cinematografica. La televisione, gli home video e le piattaforme streaming, hanno fatto sì che il pubblico potesse vedere comodamente dal suo divano i film. Ma la magia della sala cinematografica rimane un’esperienza alla quale non si può rinunciare.

Il cinématographe dei fratelli Lumière

Il cinematografo, abbreviato in cinema, riprendeva a 16 fotogrammi per secondo su una pellicola 35 millimetri. Le immagini in movimento ebbero da subito un significativo impatto nella cultura popolare.

Il filmato più celebre dei fratelli Lumière resta L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotatdel quale si narra che le persone quando videro il treno arrivare verso la macchina da presa si spaventarono e fuggirono dalla sala. Ovviamente questa è una leggenda metropolitana che, allo stesso tempo, conferisce popolarità al cortometraggio.

Dopo la presentazione del cinematografo, i Lumière vendettero numerosi apparecchi. Fecero il giro del mondo creando la nuova professione detta cinematografisti. A differenza del padre Antoine, Auguste e Louis ritenevano che il cinema sarebbe stato una moda passeggera, ed erano convinti che il pubblico si sarebbe presto disinteressato.

Il ruolo dei fratelli Lumière nel mondo del cinema è paragonabile ad una comparsata, perché dettero il via a qualcosa che terzi resero grande. Per loro era uno strumento finalizzato a documentare la vita quotidiana. La loro visione imprenditoriale, gli impedì di valutare la componente artistica che ne sarebbe scaturita.

È nel 1896 che vendettero i diritti della loro invenzione a Charles Pathé, il quale perfezionò l’invenzione e creò un monopolio mondiale intorno all’intero processo industriale cinematografico.

I fratelli Lumière, più imprenditori che cineasti, con la vendita del loro prodotto permisero agli operatori e i creativi di tutto il mondo di sbocciare. Creando una nuova professione che persiste ancora oggi e continua ad affascinare migliaia di spettatori nel buio delle sale cinematografiche. 

Gli storici del cinema sono divisi sulla data della nascita del cinema. Con i fratelli Lumière nasce il concetto della sala cinematografica, mentre altri cineasti hanno creato un linguaggio attraverso il montaggio della pellicola. Per non parlare dei movimenti di camera, grazie ai quali si abbatte la quarta parete e il punto di vista della narrazione è dentro l’azione.

Quel che è certo è che Auguste e Louis Lumière hanno dato origine ad un’industria degna del loro secolo. Il costante reinventarsi ed adattarsi alle epoche, ha permesso al cinema di evolversi tecnicamente e non fermarsi mai, continuando a raccontare e documentare storie di vite.

Ecco come hanno riscritto, inconsapevolmente, la sceneggiatura della nostra era.

 

 

 

Sara Norelli

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