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Buon Compleanno a Tim Burton, cineasta degli eguali
Oggi 25 agosto 2024 il celebre regista del cinema grottesco internazionale Tim Burton, compie gli anni. Da emarginato diventa un grande cineasta mondiale.
Tim Burton deve essere molto soddisfatto del suo ruolo nella storia della settima arte. Al contrario del resto dei registi hollywoodiani, è uno che è riuscito a crearsi una nicchia tutta sua, fatta di parabole gentili e malinconiche, di universi personalissimi e visionari, con uno stile sofisticato e assolutamente inconfondibile, nonché contaminato dalle atmosfere espressioniste dei classici dell’horror del passato che ogni tanto colora con i suoi pastelli ultrakitch.
La nascita di un talento tra le mura domestiche
Nato e cresciuto a Burbank, nella contea di Los Angeles, Tim Burton è figlio di un impiegato al Burbank Parks e al Recreation Department e di una commessa in un piccolo negozio di articoli da regalo. Trascorre la maggior parte della sua infanzia in casa, guardando e appassionandosi ai cartoni animati e ai vecchi film dell’orrore, in particolare quelli interpretati da Vincent Prince.
Mentre il suo talento emerge nelle mura domestiche, viene emesso da una società di smaltimento di rifiuti un bando di concorso per disegnare manifesti della città per l’azienda. Vincendo il concorso, inizia a disegnare per manifesti tappezzati in tutta Burbank, iniziando così a rapportarsi col mondo e la realtà.
Dopo aver studiato alla Providencia Elementary School della sua città, inizia a sperimentare la vena registica con alcuni cortometraggi della Super8 per tutti gli anni del liceo. Successivamente vince una borsa di studio che gli permette di frequentare il corso di animazione presso il California Institute of the Arts dal 1979 al 1980, venendo poi assunto come animatore alla Disney. Ma non è contento del lavoro che svolge nell’azienda, poiché ben lontano dalla sua idea creativa, decide di lasciare la grande major per proseguire autonomamente.

I grandi capolavori dark e fantasy
A 24 anni Tim Burton debutta come regista con il suo cortometraggio, Vincent, del 1982. Già da questo primo lavoro, che dura cinque minuti, si evince la passione di Burton per le storie horror, Edgar Allan Poe e per Vincent Price, nonché uno stile che si rifà agli stilemi e alle distorsioni del cinema espressionista tedesco dei primi del Novecento, del quale si notano tracce in tutta la cinematografia successiva, caratterizzata da ambientazioni spesso fiabesche e gotiche e, talvolta, incentrata sui temi dell’emarginazione e della solitudine.
La sua fama si consolida in due momenti precisi: il primo con Batman nel 1989 e il secondo nel 1990 con Edward mani di forbice. Grande amico e spesso collaboratore del compositore Danny Elfman (a lui affida la colonna sonora di ogni suo film), accetta l’idea di portare sullo schermo il film di Batman, dove ritroviamo Keaton nei panni dell’uomo pipistrello e il diabolico Jack Nicholson come malefico Joker. Il film è campione di incassi al box office e Burton viene riconfermato per il sequel del film Batman- Il ritorno (1992).
Ma il suo vero e grande capolavoro sarà Edward mani di forbice con il quale entrerà nella storia del cinema. Tratto da un suo libro, Morte malinconica del bambino ostrica e altri racconti, il film tratta la storia di Edward interpretato dal grande Johnny Depp, una creatura pinocchiesca costruita da un vecchio scienziato di nome Prince, che però muore prima di dargli le mani, lasciandolo con dieci forbici al posto delle dita. Nel momento in cui la creatura verrà adottata da una famiglia locale e cercherà di inserirsi nel mondo dei normali emergerà la crudeltà dell’uomo che spingerà alla fuga il manidiforbice, con un rimando al Frankenstein di Whale che è più che una citazione.
Una favola che mise in luce il talento grafico di Burton, quel misto di tenerezza e assurdità che resero il suo cinema universalmente poetico e a noi conosciuto. Da questo film si avvieranno diverse collaborazioni tra Burton e Johnny Depp, che permetteranno ad entrambi notevoli successi e traguardi unendoli anche come grandi amici.
Gli anni 2000
Nel 2000 dopo il corto The World of Stainboy e dopo aver firmato la storia della tv con Lost in Oz,Tim Burton dirige un remake di un classico di fantascienza Planet of Apes- Il pianeta delle scimmie sul cui set conoscerà la sua nuova compagna, la lugubre attrice inglese Helena Bonham Carter, dalla quale avrà il suo primo figlio Billy Ray, nato a Londra nel 2003. Helena sarà presente anche in altre sue pellicole come Charlie e la fabbrica di cioccolato (2005), doppierà nel La sposa cadavere (film d’animazione dello stesso Tim Burton nel 2005), la protagonista.
Con Johnny Depp ed Helena Bonham Carter, Burton darà vita ad una coppia di attori affiatata e professionalmente di alta qualità che renderanno ogni suo film unico e gradevole al pubblico tra cui, Sweeney Todd, Alice in Wonderland, Dark Shadows.
Sempre nell’arco degli anni 2000 dirigerà altre pellicole che lo renderanno ancora uno dei cineasti noti, dirigendo Frankenweenie, Big Eyes, Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali e Dumbo. Nel 2022 Tim Burton sperimenta un nuovo modo di lavorare e un pubblico completamente diverso rispetto ai suoi esordi, dirigendo Mercoledì, una serie televisiva incentrata sul personaggio della famiglia Addams distribuito sulla piattaforma streaming Netflix.
Un cinema di uguali
Il cinema di Tim Burton è sempre stato al centro dell’attenzione di critici e pubblico facendolo emergere come un’icona del cinema dark alternativo, fatato e visionario. Visto come un poeta malinconico e struggente da voce al bisogno di amore di esclusi e incompresi con impareggiabile dolcezza.
Partendo dalla diversità, con le sue storie permette a tutti di essere uguali, senza deludere mai le aspettative e costruendo storie che sono al servizio di un unico sentimento: l’amore vero. Burton ama e rispetta tutti, i vivi e i morti, i mostri e i normali. Non bisogna lasciarsi trarre in inganno da quel suo aspetto veramente subdolo, è un professionista assoluto del cinema.
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