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Cannes: Bono, racconto senza filtri in Stories of Surrender
Cannes accoglie il documentario-confessione del leader degli U2: tra musica, ricordi e fragilità, Bono prova a spogliarsi della maschera del mito.
Nel documentario Stories of Surrender, presentato a Cannes, Bono prova a fare ciò che la fama non gli ha mai permesso davvero: togliersi l’armatura.
Diretto da Andrew Dominik è ispirato al memoir del frontman degli U2 Surrender: 40 Songs, One Story.
Where the street have a name, e quel nome è Cannes
Bono sale su un palco diverso, più piccolo, senza i suoi fratelli di musica.
È solo, o quasi. A tenergli compagnia sono le parole, i ricordi, e qualche nota suonata in acustico.
Il documentario Stories of Surrender è fondamentalmente un viaggio nella sua memoria.
È il tentativo, forse il più coraggioso, di smettere di indossare quella corazza che ha costruito attorno a sé. E che porta addosso da quando la fama lo ha trasformato nella “persona che non vorrebbe essere”.
Tra canzoni e somme tirate
Il film non è solo un omaggio alla musica, ma soprattutto una resa dei conti.
Con se stesso, con il passato, con le ferite che ancora pulsano sotto pelle.
Bono racconta la malformazione al cuore scoperta nel 2016, il trauma della perdita precoce della madre Iris.
E ancora, la distanza emotiva con il padre, i primi passi verso la musica. Il legame con Ali, la donna con cui condivide la vita da sempre.
La fede, la beneficenza, gli errori, la tentazione costante di perdersi nel personaggio pubblico.
Il setting
Nell’intimità del Beacon Theatre di New York, Bono confessa, canta, evoca.
Ricorda Luciano Pavarotti, i silenzi duri del padre, i giorni di malinconia a un passo dalla tomba della madre.
Non c’è solo musica, ci sono anche gli inciampi. I fallimenti. C’è la volontà di spogliarsi del mito e tornare uomo.
Le parole sussurrate a Cannes e nel documentario
Paul David Hewson, non Bono.
Tra luci basse, archi e arpe, racconta, quasi bisbiglia, che la fama è un’illusione che deforma. Ti separa dagli altri, e da te stesso.
Ma lui ora prova a colmare quella distanza, anche solo per un’ora e mezza, anche solo per chi è disposto ad ascoltare.
La standing ovation finale di sette minuti cronometrati è il riconoscimento a un uomo che ha provato, almeno stavolta, a mostrarsi vulnerabile.
Dove vedere Stories of Surrender
Il documentario esce in tutto il mondo venerdì 30 maggio 2025 su Apple TV+.
È prodotto da Jon Kamen e Dave Sirulnick di RadicalMedia, vincitori di Oscar ed Emmy (Summer of Soul, Hamilton, David Byrne’s American Utopia).
Alla produzione hanno partecipato anche Brad Pitt, Dede Gardner e Jeremy Kleiner di Plan B Entertainment (Moonlight, 12 anni schiavo).
Bono è produttore esecutivo, affiancato da Jennifer Pitcher (Kiss The Future) e Kelly McNamara (V-U2: an Immersive Concert Film at Sphere Las Vegas).