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Dept. Q

Dept. Q: il freddo risveglio dei casi irrisolti a Edimburgo


Dept. Q: casi irrisolti. La serie Netflix svela un’indagine nel profondo delle ombre urbane, un’operazione chirurgica nella carne cruda della giustizia.

Nel gelo dei vicoli edimburghesi, Dept. Q una serie thriller che non accetta consolazioni facili.

Disponibile sulla piattaforma Netflix.

La serie Dept. Q

La serie è ideata e diretta da Scott  Frank, già dietro La Regina di Scacchi.

Si tratta di un adattamento dei romanzi di Jussi Adler‑Olsen e trasferisce la saga nel cuore di una città architettonicamente viva e psicologicamente sospesa.

Al comando del reparto Q c’è Matthew Goode, nei panni di Carl Morck, detective tormentato da un passato fatto di colpa e sangue. Ora relegato a scavare cadaveri di casi dimenticati.

Dept. Q Matthew Goode

Attorno a lui, una squadra di outsiders: il siriano Akram (Alexej Manvelov) come lente sul limbo dei rifugiati, e la giovane Rose (Leah  Byrne) segnata da un trauma personale.

Sullo sfondo la figura di Chloe  Pirrie nel ruolo di Merritt, la procuratrice scomparsa su cui si concentra la trama centrale.

Il regista

La regia di Scott Frank calca la cesura tra precisione nordica e paesaggio britannico. Un’infiltrazione fredda e labirintica nella psicologia urbana, in bilico tra memoria e sensazione.

L’atmosfera sospesa, con i toni gotico‑metropolitani della fotografia, riflette la tensione che aleggia sul caso. La sparizione di Merritt, rinchiusa in camera iperbarica per quattro anni come in una spirale kafkiana, e l’oscura responsabilità di una rete vendicativa che agisce nell’ombra.

Come il pubblico ha accolto Dept. Q

Il pubblico, trascinato nella pancia di questa Edimburgo crudele, risponde con curiosità critica.

Sebbene abbia conquistato i top 10 Netflix, la narrazione appesantita da flash‑back e sub‑trame divide chi cerca puro ritmo e chi apprezza la profondità emotiva.

Anche la critica internazionale, come EWTime celebrano le interpretazioni, ma viene comunque criticato l’eccesso di complessità strutturale.

Cosa si trova in Dept. Q

Questa serie investe la cruda connessione tra trauma individuale e violenza istituzionale. Il caso a freddo diventa lente per osservare (e denunciare) i punti ciechi del sistema.

Quei luoghi dove la giustizia diventa ecosistema fragile, fatto di omissioni, pendenze storiche, persino colpe taciute.

Ogni episodio è quasi uno specchio: non solo un’indagine delittuosa, ma la mappatura di un’intimità spezzata.

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