708Views
Oscar 2025: gli esclusi di cui si parlerà a lungo
Grandi film snobbati agli Oscar 2025: Civil War, Megalopolis, Giurato numero 2, Vermiglio, Challengers e molti altri meritevoli di candidature.
Da sempre la politica gioca un ruolo fondamentale nella scelta delle pellicole più idonee a vincere la tanto desiderata statuetta dorata. Ma mai come quest’anno si è percepita la sua ingerenza.
Guardando ai grandi esclusi, il politically correct ha avuto un peso non indifferente nella scelta dei candidati. Ecco allora che troviamo titoli scomodi o semplicemente sacrificabili per permettere ad altri più in linea con i diktat del momento di concorrere alla corsa agli Oscar, come Emilia Perez di Jacques Audiard, film che si è aggiudicato ben 13 candidature.
Oscar: gli esclusi ingiustamente
In cima tra i film scartati è d’uopo nominare Civil War di Alex Garland, con un cast d’eccezione come Kristen Dunst, Cailee Spaeny e Jesse Plemons, Un film narrativamente potente e perfetto dal punto di vista tecnico. Una storia ambientata in un’America sull’orlo di una guerra civile, mentre due candidati lottano per sedersi sulla sedia presidenziale della Casa Bianca e le forze armate attaccano i civili e i giornalisti fucilandoli a Capitol Hill. Il tutto ripreso e visto dagli occhi di una fotoreporter (Kirsten Dunst). Pare che il regista abbia tratto ispirazione dai tumulti di Capitol Hill. Dunque, un film scomodo.

Al secondo posto tra quelli estromessi dalle rosa delle cinquine vi è Challengers di Luca Guadagnino, il regista italiano accettato a pieno titolo nell’industria hollywoodiana. Attraverso una storia sul tennis e un triangolo amoroso, il film affronta il tema della dipendenza emotiva che dallo sport arriva a una battaglia dei sessi, aiutato dalla musica calzante del compositore Trent Reznor (altro escluso) e del verboso montaggio di Marco Costa.
Premiato ai Golden Globes, candidato ai Nastri d’Argento, ai Critics Choice Award, a Writers Guild Awards, a CDG Awards, il film, nonostante sia rimasto sulla cresta dell’onda per tutta la stagione, è stato snobbato dall’Academy come pure Queer, altro film del regista italiano (adattamento cinematografico del romanzo di William S. Burroughs), in cui si narra il viaggio in Sud America di un uomo di nome Lee e le sue ossessioni sessuali (ruolo interpretato magistralmente da un insolito Daniel Craig).

Megalopolis di Francis Ford Coppola (con Adam Driver), un film monumentale, autoprodotto dal regista stesso, è un altro grande assente. Un capolavoro in cui si è fatto largo uso dell’AI che potrebbe avere giocato a sfavore di Coppola, in un momento in cui le proteste sull’uso dell’intelligenza artificiale a Hollywood sono ancora molti forti.
Non ce l’ha fatta neanche Vermiglio di Maura Delpero, scartato dalla categoria International Feature Film. Vincitore del Leone d’argento alla 81ͣ Mosta Internazionale Cinematografica di Venezia, la pellicola è ambientata sulle montagne del Trentino durante l’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di uno spaccato di vita, una finestra sul passato che tanto ricorda il cinema d’autore di Ettore Scola, troppo distante dal cinema americano. La regista italiana si è vista soffiare la candidatura da Flow – Un mondo da salvare, diretto da Gints Zilbalodis, un film d’animazione in tema green.
Ennesima vergognosa esclusione è quella di Giurato numero 2, del cineasta americano Clint Eastwood. Un thriller giudiziario sulla colpa e la giustizia, in cui un giovane uomo, ex alcolista e in attesa di diventare padre, viene convocato come giurato per un caso alle porte di Savannah, in Georgia. Una trama ben sviluppata con un montaggio alternato perfetto capace di creare suspence. Un ritratto lucido e disincantato sulla giustizia americana che non sempre corrisponde alla verità. Un film molto politico e quindi assente agli Oscar 2025.
Tra gli esclusi degni di essere nominati troviamo: Hard Truths di Mike Leigh, Here di Robert Zemeckis, Babygirl di Halina Reijn, The Last Showgirl di Gia Coppola, La stanza accanto di Pedro Almodovar e Kinds of Kindness di Yorgos Lantihimos.

Candidature mancate per molti attori e attrici
Non solo film esclusi dalla cinquina, ma anche attori e attrici che già pensavano di avere la candidatura in tasca e che all’ultimo se la sono vista soffiare sotto il naso. Tra questi vi sono: Zendaya (Zendaya Maree Stoermer Coleman) per Challengers, una candidatura quasi certa svanita nei minuti finali; Nicole Kidman per Babygirl, un thriller erotico; Angelina Jolie, protagonista del biopic Maria di Pablo Larrain, interprete meravigliosa della divina Maria Callas nei suoi ultimi giorni di vita.
Snobbate anche le interpreti della pellicola di Pedro Almodovar, Tilda Swinton e Julianne Moore; le protagoniste Pamela Anderson e la neo-premio Oscar Jamie Lee Curtis di The Last Showgirl; Marianne Jean-Baptiste di Hard Truths oltre a Selena Gomez per Emilia Perez.

Tra gli interpreti maschili rimasti a bocca asciutta troviamo Daniel Craig in Queer, di Luca Guadagnino, performer incredibile; Denzel Washington nel ruolo di Macrino ne Il Gladiatore 2 di Ridley Scott; Infine, Richard Gere, completamente passato inosservato in Oh, Canada di Paul Schrader.
Se le candidature agli Oscar 2025 ci hanno riservato numerose sorprese, chissà cosa accadrà il 2 marzo al Dolby Theatre di Los Angeles. Restiamo sintonizzati.