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Ryan Gosling fa il duro ma non troppo in The Gray Man

The Gray Man è un triller con una certa dose di adrenalina con Ryan Gosling al quale sembra vogliano affibbiare l’etichetta di bello e…

Ryan Gosling pian piano si sta imponendo al grande pubblico come un attore non più di nicchia ma un volto mediatamente amichevole, il cosiddetto bravo ragazzo della porta accanto.

Sarà perché, indubbiamente, ha questo viso molto da eterno ragazzo educato e di buona famiglia: forse saranno le sue origini mormone: in casa Gosling i genitori sono mormoni ma Ryan cresce libero anche di non essere praticante e, infatti, in più di un’occasione ha affermato di non essere particolarmente devoto.

Sarà perché semplicemente non si atteggia a belloccio, resta il fatto che Gosling è uno di quegli uomini che piacciono anche alle nonne ma in questo film – di Joe e Antony Russo – si è cercato di strapparlo da questa naturale collocazione. Risultato? Beh, va detto, che il Ryan piace ma resta ancora troppo un bravo ragazzo e si percepisce che non riesce a liberarsi di questa immagine e i registi lo sanno bene e costruiscono un personaggio intraprendente, coraggioso ma dal cuore tenero.

Ryan Gosling fa la spia ma con coscienza

Di cosa parla il film The Gray Man? Si tratta di una trama non originale ma ben costruita a livello visivo. Si capisce che Gosling non nasce bravo ragazzo e si ha il primo cortocircuito: il canadese nasce criminale ma viene addestrato per risolvere problemi scomodi.

Infatti, Gosling è un bad man che viene reclutato e diventa uno dei migliori nel suo settore (non dico nulla per evitare spoiler!) ma legato al suo mentore (che è un Billy Bob Thornton) e della sua nipotina malata. proprio questa ragazzina sarà la molla che farà scattare la furia (si fa per dire perché Gosling è sempre estremamente calmo).

Nel film abbiamo un altro duo: Ana De Armas (Dani Miranda) e Chris Evans (Lloyd Hansen) che mostrano di essere due facce della stessa medaglia. Mentre la De Armas è la spalla di Gosling si oppone un antagonista (che poi è quello che identifica meglio la natura dell’eroe buono) e che è Evans.

Un film che è godibile, non si può dire eccezionale, ma comunque è un film che si vede con piacere. Il cast è di tutto rispetto ed i dialoghi non sono perfetti ma nemmeno da stroncare.

Perciò se non l’aveste ancora visto, mettetevi comodi e buona visione!

Ludovica Cassano

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