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Stanley Kubrick

Storie di capolavori incompresi

Molti film sono passati alla storia per veri e propri capolavori incompresi, talmente avanti per il loro tempo, tanto da far “fuggire” il pubblico dalle sale.

Tornare indietro su un film che ci aveva deluso e cambiare idea dopo una seconda visione è sempre una bella sensazione. Essere smentiti, cambiare idea è una delle esperienze del cinema e fa sempre un certo effetto pensare che molti film, oggi considerati capolavori indiscutibili o comunque film grandiosi, abbiano subito questo processo.

Chi per motivi e chi per altri, sono molti i film incompresi e stroncati da critica e fan a far parte di questa lista. Film distrutti dai giornalisti e ritenuti “osceni” o “scioccanti”, ma anche semplicemente “brutti”, magari perché anacronistici e troppo rivoluzionari per il loro tempo o anche perché troppo espliciti a livello visivo.

La lista

Fare un’ipotetica lista di capolavori incompresi del cinema sarebbe quasi impossibile dato il grandissimo numero di film che ne farebbero parte. Da esempi più recenti come Men di Alex Garlanddel 2022 o l’ancora più recente The substance di Coralie Fargeatentrambi body-horror che hanno mosso e scioccato gli spettatori, sia da un punto di vista psicologico che visivo.

Molteplici altri film invece sono stati letteralmente snobbati e ritenuti non così belli come invece il tempo ci ha rivelato. Tra questi ci sono Blade Runner di Ridley Scott, inizialmente ritenuto lento e noioso finendo per diventare persino un flop economico. Fight club di David Fincher non fu accolto con tutto l’entusiasmo che invece lo accompagna grazie alle ultime generazioni, in particolare la gen z, essendo diventato ormai un vero e proprio cult; oltre che per la sua confusione fu criticato anche per l’eccessiva violenza.

La critica politica che non arriva

La dolce vita di Federico Fellini e Taxi driver di Martin Scorsese, due film che protebbero tranquillamente rientrare nella top 3 di qualsiasi cinefilo così come i rispettivi registi. Ebbene questi due capolavori immensi inizialmente non arrivarono ne al pubblico ne alla critica a causa del loro punto di vista socio-politico.

La critica alla vita mondana della società borghese italiana del film vincitore dell’oscar al miglior film non fu pienamente compresa, così come la critica alla società americana post guerra del vietnam e del trattamento riservato ai veterani che non riuscivano a reintegrarsi nella società in Taxi driver che quell’anno non vinse l’oscar al miglior film o miglior regia a discapito di Rocky, ironia del caso, film simbolo del sogno americano e perfettamente antitetico a ciò che significava invece il capolavoro immenso di Scorsese.

Gli scostumati

Tantissimi altri film furono invece stroncati a causa della loro audacia visiva, lasciando scioccati moltissimi spettatori che addirittura abbandonarono la sala prima della fine. Ritenuti disgustosi, volgari e scandalosi, uno di questi è proprio di un artista che dello scandalo fece uno dei poli della sua opera, ovvero PierPaolo Pasolinicon il suo famoso ed ancora discusso Salò o le 120 giornate di Sodoma, criticato persino dei maggiori esponenti intellettuali dell’epoca e vittima di una vera e propria persecuzione processuale a causa delle immagini considerate aberranti e rivoltanti, che in realtà nascondevano un messaggio ed una critica politica ben precisa, forse ai tempi quasi ancora incomprensibile.

Irrevérsible di Gaspar Noé è un altro esempio noto che spaccò in due la critica ed attirò a sé notevoli critiche per la sua violenza estrema ed ingiustificata, nonché per la struttura cronologicamente frammentata e per il suo sperimentalismo generale. Il culmine era però chiaramente la scena dello stupro di ben 10 minuti che scandalizzò persino la sala di Cannes 2002 alla sua prima proiezione; in merito sono molto simpatiche ed interessanti le reazioni del pubblico che aveva abbandonato la sala.

Stanley Kubrick e David Lynch

Ultimo capitolo della lista dedicato interamente a due maestri, David Lynch, regista del perturbante e della sperimentazione per antonomasia, e Stanley Kubrick, considerato universalmente come uno dei più grandi registi di sempre. Difficile trovare un film in particolare da inserire dato che quasi tutti scioccarono il mondo e divisero critica e pubblico.

Partendo da Lynch, già il suo film d’esordio Eraserhead fu un fulmine a ciel serono che lasciò sale di cinema incredule, tanto da essere poi proiettato solo nelle sale notturne. A differenza di altri stroncati sin da subito come Lost highway o Dune, sorte diversa fu invece per Mullholand drive, vincitore del premio miglior regia a Cannes che però fu un flop commerciale, ma ben presto divenne un cult tra i cinefili.

Per concludere, forse il regista più incompreso del suo tempo, Stanley Kubrick, autore di innumerevoli capolavori indelebili e fondativi della storia del cinema, quasi tutti però non accolti bene inizalmente. La legge è uguale per tutti, almeno nel cinema, e la sperimentazione porta inevitabilmente a critiche e controversie. Per citarne un paio, 2001: Odissea nello spazio e Arancia meccanica finirono nell’occhio del ciclone, il primo per lo stile troppo pretenzioso ed innovativo, nonchè i suoi temi ambigui ed incomprensibili. Il secondo invece fu vittima di una vera e propria censura, bandito dall’inghilterra per 20 anni a causa della sua estrema violenza e della critica alle istituzioni rieducative e al loro uso della violenza come controllo e deviamento sociale.