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Alain Delon

Addio ad Alain Delon, il più bello di tutti

ll mondo del cinema piange la scomparsa di Alain Delon, intramontabile icona del cinema francese, che si è spento ad 88 anni nella sua casa a Douchy.

Alain Delon, la vita

Alain Delon nacque in Francia, a Sceaux, l’8 novembre 1935. Alla tenera età di 17 anni si arruola nella marina militare francese ma verrà presto congedato. Il futuro attore, nel 1956, comincerà a frequentare gli ambienti intellettuali di Parigi ed inizierà così a recitare in diversi ruoli a teatro, finché il suo talento e carisma non vennero notati dai produttori che lo iniziarono alla carriera cinematografica.

La carriera cinematografica di Alain Delon

I suoi esordi cinematografici permisero all’attore di sfoggiare il suo fascino, e l’attore si impegnò principalmente in ruoli rosa dove era chiamato ad interpretare il personaggio del “Don Giovanni”, instancabile corteggiatore. Ci vollero gli anni ’60 perché il talento del francese si liberasse dall’etichetta del “belloccio” rilegato a ruoli statici e ripetitivi. Nel 1960 il regista francese René Clement cucì a Delon la parte di Tom Ripley nel film Delitto in pieno sole, dove l’attore iniziò ad interpretare una lunga serie di personaggi tormentati e dannati.

Il regista francese si accorse che la sua bellezza, imprigionata nel suo viso angelico, nascondeva uno sguardo freddo e cinico. Solamente grazie all’intuizione geniale di Clement e Visconti che la carriera di Alain Delon cambiò radicalmente fino a trasformarlo in uno dei più grandi attori della sua epoca. La conferma definitiva del suo talento, ormai libero, arriva nel 1960, quando Luchino Visconti scelse l’attore per il ruolo di Rocco nel film Rocco ed i suoi fratelli dove Delon confermò di non essere più un attore come tanti.

Inizia così una lunga parentesi nel cinema d’autore italiano che lo vedrà collaborare nuovamente con Visconti nel Gattopardo, dove interpreterà il ruolo di Tancredi Falconieri, un personaggio che gli permise di farsi carico dell’impronta di una nuova generazione che stava prendendo piede e che trovava nel carisma di Alain Delon, ormai libero da qualsiasi stereotipo, uno dei maggiori interpreti. Non finisce qui la parentesi nel cinema d’autore italiano, Alain Delon collaborò anche con Michelangelo Antonioni, affiancando Monica Vitti, nel film L’eclisse.

L’attore, dopo la parentesi italiana, dimostrò la sua versatilità e prestò il suo volto al cinema noir francese. Inizia così a lavorare con uno dei migliori registi francesi dell’epoca, Jean-Pierre Melville, che ricucì a Delon il ruolo di Frank Costello in Frank Costello faccia d’angelo. Grazie ad uno dei personaggi noir per eccellenza Melville costruì attorno alla bellezza di Alain Delon un personaggio tormentato e romantico, a tratti maledetto, fino ad assumere i contorni perfetti dell’antieroe tipico del genere noir.

Gli ultimi anni

L’attore continuerà a lasciare il segno nel cinema francese fino al ritiro della scene nel 2018, quando si ammalerà gravemente di un linfoma. Negli ultimi anni è stato al centro delle cronache a causa d alcune controversie familiari, ma ormai si era ammalato da tempo.

Di maggior interesse è la Palma d’Onore al Festival di Cannes del 2019, l’ultimo grande riconoscimento ricevuto dall’attore, omaggiato come uno dei più grandi attori della storia del cinema, capace con il suo enorme talento di lasciare un segno indelebile nella storia del cinema. L’attore, in occasione del premio, rilasciò una dichiarazione, che alla luce della triste notizia di oggi, rischia di assumere le tinte di una fine ormai preannunciata:  “Penso a questo premio come alla fine della mia carriera, alla fine della mia vita”.

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