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Eddington, fuori ora il trailer del nuovo film di Ari Aster
Il primo trailer di Eddington è appena uscito e conferma le aspettative: Ari Aster torna con un film bizzarro, potente e fortemente attuale.
Che Eddington si preannunci come un film straniante non ci sorprende affatto. Abbiamo imparato a conoscere Ari Aster. Fin dal suo esordio con il cortometraggio The Strange Thing About the Johnsons ha mostrato il suo tratto distintivo.
Una chiara inclinazione per le atmosfere disturbanti, narrazioni di vita quotidiana che prendono risvolti fuori dall’ordinario. Questa è la sua peculiarità, rappresentare la duplice faccia insita in ogni cosa. Inoltre, non ha timore di mettere in scena temi scomodi e tabù. Ce lo ha dimostrato anche con Hereditary, Midsommar e Beau ha paura. E ora Eddington, un western pandemico.
Eddington, il trailer
Il trailer di Eddington conferma quanto detto, sin dalle prime immagini. Il tono alienante con cui Aster racconta di temi sociali e profondi lo avvertiamo già in questi sessantatré secondi. E la cosa geniale è che non spoilera, né racconta il film, ma suggerisce senza rivelare nulla.
Una mano che scrolla senza sosta, reel su reel, post dopo post. Questo è il trailer. Un flusso di notizie – forse alcune false – caos, volti e frammenti. Un Austin Butler che parla nel mezzo di una protesta, una Emma Stone che guarda in camera, rivolgendosi direttamente a noi.
Incitamento all’odio e confusione. E poi il sindaco minaccioso interpretato da Pedro Pascal. Infine, Joaquin Phoenix, nei panni di uno sceriffo dalla moralità ambigua.
Lo scrolling trova pace nel controcampo di Phoenix, steso su un letto con lo sguardo fisso sul telefono.
Una chiave di lettura che conosciamo
In quell’immagine dello sceriffo c’è un uomo che sprofonda nel caos di un mondo che cambia velocemente. Un uomo nell’ombra della sua ambizione – e corruzione – che interiormente vive, probabilmente, una profonda solitudine. Quindi, nella sua intimità rimane immobile.
Con un trailer, Ari Aster già ci fa capire cosa possiamo aspettarci. Non solo un’analisi sociale, ma anche un viaggio nei meandri dell’essere umano e dell’amoralità.
In conclusione, questo trailer sembra proprio invitarci a riflettere su quanto siamo realmente connessi, in un mondo sempre più assurdo.
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