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Superman di James Gunn

Superman sfavorito per anti-americanismo, lo dice James Gunn

Secondo il regista James Gunn, esisterebbe un sentimento anti-americano che non farebbe decollare al botteghino il nuovo Superman fuori dagli USA.

Infatti, se in patria Superman, uscito il 7 luglio, ha superato i 253 milioni di dollari di incasso finora, fa più fatica all’estero. Dove ha incassato ‘solo’ 173 milioni di dollari. Si tratta, ad ogni modo, di 426 milioni di dollari a livello globale, a partire da mercoledì, secondo BoxOfficeMojo.com.

Le parole di James Gunn

Secondo il regista, dal novembre 2022 alla direzione dei DC Studios, “Superman non è un prodotto di largo consumo in alcuni posti. Non è un supereroe famoso e conosciuto come Batman. Questo influenza le cose”. Dichiarazione fatta a Rolling Stone, dopo che gli è stato chiesto perché il film non sembra avere lo stesso successo internazionale che in USA.

E influenza anche il fatto che in questo momento nel mondo ci sia un certo sentimento antiamericano. Non ci sta aiutando molto”, ha aggiunto. Molto probabilmente Gunn si riferisce alla politica della nuova amministrazione Trump, che appare scellerata sotto molti punti di vista, decretando un malcontento nell’opinione pubblica anche dei paesi solitamente ‘alleati’ degli USA.

Infatti, il mese scorso, il Pew Research Center ha rilevato che l’opinione pubblica generale sul paese si è affievolita durante il secondo mandato del presidente.

Nonostante ciò, Gunn si dice fiducioso:

Stiamo sicuramente ottenendo risultati migliori a livello nazionale che a livello internazionale. Ma anche a livello internazionale stiamo crescendo e stiamo ottenendo ottimi risultati nei giorni feriali, proprio come da noi.

All’estero, i risultati migliori si riscontrano in Brasile e Regno Unito.

Superman al centro delle polemiche

David Corenswet in Superman

Il nuovo Superman è stato al centro delle polemiche perché considerato un film “troppo politicizzato”. Nella storia portata sullo schermo da Gunn, infatti, si pone l’accento sul fatto che Superman è uno ‘straniero’ che interviene per difendere gli ultimi. Soprattutto quando lo Stato è assente. Nel film, si parla di un paese ‘invaso’ e Superman è l’unico a intervenire per difenderlo.

Inoltre, c’è una chiara presa di posizione contro gli oligarchi dell’hi-tech, impersonati da Lex Luthor (Nicholas Hoult) che riesce a muovere l’opinione pubblica contro Superman (David Corenswet). Gunn stesso aveva parlato del film come uno specchio dell’America. E di un migrante che arriva chissà da dove e impersona quei valori che l’America sembra aver perso.

Paese che sembra aver perso la gentilezza, la gentilezza umana, che invece è un valore decisivo”, le sue parole. Questo è bastato per animare i sostenitori trumpiani MAGA, che hanno accusato Superman di essere “woke”, ovvero politicamente corretto. Anche se sembra più il contrario visto che il potere adesso negli USA lo detiene proprio Trump.

Insomma, Superman sembra aver sollevato più polemiche del previsto – o forse no – . C’è chi probabilmente lo snobba perché crede essere l’ennesimo film su supereroi in cui l’America viene esaltata. E chi, invece, lo considera troppo critico proprio nei riguardi degli Stati Uniti e la sua politica. Tutti elementi che, comunque, possono accendere la curiosità degli spettatori.

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