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No Other Land torna nelle sale italiane e fa tremare gli USA
Dopo la sua vittoria agli Oscar 2025 come Miglior Documentario, No Other Land sbarca nelle sale italiane tra ostacoli di distribuzione e plausi della critica

Proiettato il 5 e 6 Marzo per la prima volta dopo la sua vittoria agli Oscar il docufilm che racconta la realtà quotidiana israeliana in Cisgiordania e vedrà finalmente una distribuzione anche in altre sale Italiane.
No Other Land tradotto in italiano vuol dire letteralmente ‘Nessun Altra Terra’ ed è un documentario prodotto, scritto girato e montato da un collettivo di registi Israelo-Palestinese tra cui Basel Adra e Yuval Abraham.
Il film presentato per la prima volta al pubblico durante il festival del cinema di Berlino del 2024, vinse già lì il premio come ‘Miglior Documentario’.
Nonostante questo, per oltre un anno non ha avuto distribuzione nelle sale italiane. La prima proiezione dopo la sua vittoria agli Oscar é stata il 5 Marzo al Cinema Aquila. Unica compagnia lungimirante che si è offerta di fargli da distributore: la Wanted Cinema che però non ha trovato accoglienza nelle maggior parte delle sale italiane.
Elisabetta Valento, coordinatrice di Assopace Palestina commenta così quanto accaduto:
‘Noi di Assopace abbiamo proposto la proiezione di No Other Land stasera al Cinema Aquila, perché ovviamente sosteniamo la Palestina e pensiamo sia molto importante guardarlo per far capire cosa significhi non solo Ghaza ed il genocidio ma cosa voglia dire un’occupazione pervasiva e permanente come quella in Cisgiordania. Abbiamo contattato il distributore italiano che fino ad ora non aveva trovato sale per proiettare il film ed abbiamo organizzato la serata. Solo adesso, dopo la vittoria agli Oscar le sale si stanno aprendo a questo film, fino ad ora tutte le proiezioni che sono state fatte in Italia sono state fatte con proposte dal basso. Adesso speriamo che la vittoria agli Oscar consenta una maggior distribuzione’
Il documentario ha vinto tutti i premi cui era candidato per la lucidità e la chiarezza narrativa con cui racconta una storia lunga ormai più di 70 anni, fatta di oppressione, negazione della dignità umana e dei più basici diritti civili. Il motivo per cui molte sale italiane abbiano rifiutato la sua proiezione non è noto. Quello che è chiaro è che questo film ha spaventato e spaventa.
Basti pensare al fatto che negli Stati Uniti, anche dopo la sua vittoria agli Oscar, é privo di un distributore, quasi a volerne impedire la visione ci potremmo chiedere?
Il film racconta la distruzione sistematica da parte dell’IDF del villaggio natale di Basel, Masafer Yatta, con il pretesto di dover costruire proprio lì un campo di addestramento. Mostra le demolizioni delle case dal 2019 al 2023, con tutto ciò che ne consegue: i sogni spezzati dei bambini che ci vivevano, la forza degli adulti che si devono ergere a pilastri per tutta la famiglia ed esempio.
Masafer Yatta esiste dal 1800 ma questa zona oggi è sotto il completo controllo civile e militare dell’Idf , il che vuol dire che chi vive lì vive sotto il ‘diritto militare’ come spiega Yuval Abraham (israeliano) durante la cerimonia degli Oscar.
Tra video di smantellamenti e stralci dell’infanzia di Basel, No Other Land ci fa entrare nella quotidianità dell’occupazione con coraggio e realismo ponendoci di fronte un esempio di resilienza senza pari.
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