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Scarlett Johansson, un futuro alla regia?
Dopo il debutto con Eleanor the Great potremmo rivederla presto dietro la macchina da presa. Scarlett Johansson ammette di aver sempre sognato la regia.
Quello delle star della recitazione che scelgono di passare dall’altro lato della camera è un fenomeno ormai noto e diffuso. Pensiamo a Ben Affleck, Jodie Foster, Bradley Cooper, Angelina Jolie o agli italiani Paola Cortellesi e Edoardo Leo. Attori che dopo aver passato ore e ore sui set, vivendo a contatto diretto con tutta la macchina del cinema, si misurano con una professione diversa, di maggiore responsabilità, ma anche di più profonda libertà creativa.
Edoardo Leo, in una vecchia intervista, aveva raccontato di essere diventato regista per poter fare il protagonista in un genere di film per cui ai provini non lo prendevano mai. Insomma, quando ha capito che certe parti non gliele avrebbero mai date, ha iniziato a scriversele e a girarle da solo.
Per Scarlett Johansson, però, la regia non è stata tanto un’esigenza espressiva, ma piuttosto un sogno di bambina che ha finalmente realizzato. Ha raccontato, infatti, di essersi sempre vista nei panni di una regista, ma nei primi anni della sua carriera ha preferito dare la precedenza alla recitazione. Ha esordito come attrice, tra l’altro, a soli dieci anni con una piccola parte nel film diretto da Rob Reiner Genitori Cercasi (1994), e poi quattro anni dopo è stata la protagonista insieme a due fuoriclasse come Kristin Scott Thomas e Robert Redford in L’uomo che sussurrava ai cavalli (1998).
Scarlett Johansson: “Mi sono allontanata da quel percorso”
Intervistata dal New York Times a proposito del suo debutto alla regia ha dichiarato: “Quando ero molto più giovane, pensavo che prima o poi sarei finita a fare proprio questo. Nei miei primi vent’anni, mi sono concentrata sull’approfondire il mio lavoro come attrice. Ero creativamente coinvolta con i registi con cui lavoravo, affrontavo ruoli diversi e impegnativi, e mi sono allontanata da quel percorso”.
E anche per Eleanor the Great l’occasione è arrivata un po’ per caso: “Il momento era giusto quando la sceneggiatura è arrivata a me. Sembrava un’estensione del lavoro che ho fatto finora, piuttosto che un salto nel vuoto”. Fondamentale è stata poi la disponibilità della protagonista June Squibb. L’attrice, dopo l’apprezzato Thelma di Josh Margolin presentato l’anno scorso al Sundance, era “pronta a fare il film. Aveva energia ed era determinata a realizzarlo”.

Johansson non esclude un suo ritorno alla macchina da presa dopo questa prima prova decisamente positiva: “È stato molto appagante. Abbiamo avuto un’esperienza di riprese straordinaria. L’atmosfera sul set era così familiare, creativa e positiva. È stato davvero, davvero gioioso. Non sempre hai un’esperienza gioiosa in ogni film che realizzi, ma col tempo ho sempre meno tolleranza per le esperienze spiacevoli”.
Eleanor the Great, Cannes 2025
Il film è stato presentato lo scorso 20 maggio a Cannes nella sezione Un Certain Regard. Diretto Scarlett Johansson e scritto da Tory Kamen, racconta la storia di un’improbabile amicizia, quella tra la novantenne Eleanor Morgenstein (June Squibb) e la giovane Nina, interpretata da Erin Kellyman.
Eleanor ha un’amica da sempre, con cui condivide ogni momento della sua esistenza nel cuore del Bronx. Quando questa muore, Eleanor è costretta a tornare a Manhattan per stare con sua figlia e suo nipote. Una bugia raccontata durante un incontro particolare farà scattare la scintilla con Nina, giovane studentessa di giornalismo e orfana di madre.
Nel cast sono presenti anche Chiwetel Ejiofor (Love Actually), Jessica Hecht (la Susan di Friends), e Will Price. Non è ancora nota la data di uscita in sala.