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Venezia 82 è dynamite con Kathryn Bigelow e Sofia Coppola
Oggi 2 settembre, alla Mostra del Cinema di Venezia 82, Kathryn Bigelow debutta con la sua nuova regia. Fuori concorso, a sfilare sul Lido, anche Sofia Coppola.
Venezia 82 è una sorpresa continua, una vetrina nella quale star nazionali e internazionali, sfilano. Allo stesso tempo è anche un trampolino di lancio, in termini di visibilità. Se ieri abbiamo visto per la prima volta sfilare The Rock (qui la nostra news), oggi tocca alla regista statunitense Kathryn Bigelow.
Un grande ritorno, dopo Priscilla (2023), è quello della regista Leone d’oro Sofia Coppola. Quest’anno fuori concorso, sempre con un film biopic dedicato all’amico stilista Marc Jacobs.
Le donne di Venezia 82 oggi
Nella giornata di oggi spuntano nomi importanti come Al Pacino, nel cast del film fuori concorso Dead man’s wire di Gus Van Sant (Premio Campari Passion for film), con Bill Skarsgård e Colman Domingo.
In concorso anche il regista francese François Ozon con L’Étranger. Un adattamento del romanzo di Albert Camus, Lo straniero, con Benjamin Voisin, Pierre Lottin, Denis Lavant.
Ma a rubare la scena sono due registe internazionali: Kathryn Bigelow e Sofia Coppola.
La prima è in gara con il film A house of dynamite, una corsa contro il tempo dovuta da una minaccia nucleare. Quando un missile di provenienza ignota viene lanciato verso gli Stati Uniti, le uniche due cose da fare sono: capire chi è il responsabile e capire come reagire.
A sfilare sul red carpet, insieme alla regista statunitense, anche i due protagonisti del film: Idris Elba (noto per la serie tv Luther) e Rebecca Ferguson (dal recente successo di Dune).
La seconda invece, parteciperà con un film fuori concorso intitolato Marc by Sofia. Un ritratto intimo e anticonvenzionale, come solo Coppola riesce a fare, restituendo al pubblico il genio e l’universo dello stilista americano – nonché suo amico – Marc Jacobs (direttore creativo di Luis Vuitton dal 1997 al 2014).
Uno sguardo diverso
La Bigelow, in merito al suo A house of dynamite, si schiera apertamente contro la normalizzazione delle armi nucleari. Attraverso le immagini fa emergere un silenzioso rovesciamento della medaglia di un pericolo sempre maggiore:
Diverse nazioni possiedono armi nucleari sufficienti a porre fine alla civiltà in pochi minuti. Eppure, c’è una sorta di intorpidimento collettivo – una silenziosa normalizzazione dell’impensabile. Come possiamo chiamare questa “difesa” quando l’inevitabile risultato è la distruzione totale? Viene riportato sul sito della Biennale.
Volevo realizzare un film che affrontasse questo paradosso, per esplorare la follia di un mondo che vive sotto l’ombra costante dell’annientamento, eppure ne parla raramente. Questa è la dichiarazione della regista, in prima linea contro il nucleare.
Sofia Coppola, dal canto suo, sempre dal sito della Biennale ci dice che: Volevo fare un ritratto dello stilista Marc Jacobs, mio amico da trent’anni, e mostrare il suo processo creativo, per creare un legame tra la sua ispirazione e i suoi punti di riferimento e le generazioni future.
Non ci resta che aspettare la proiezione al grande pubblico per vedere i feedback degli spettatori, ma già le sinossi lasciano ben sperare. Voi continuate a seguire l’Almanacco Cinema, per uno sguardo ravvicinato sulla Mostra del Cinema di Venezia 82.