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Contro la routine di fine primavera: 5 film consigliati
5 film consigliati per sconfiggere la monotonia della routine degli ultimi giorni prima dell’estate. Ognuno fornito di mini-recensione.
Si sa com’è. Magari la scuola è finita ma è ancora presto per andare in vacanza. Oppure, peggio ancora, tutti gli altri amici sono già partiti.
Per i più grandicelli, invece, la solita routine non si è mai fermata, come il caldo. Quindi, mentre le temperature invoglierebbero ad andare in tutt’altri posti, loro sono ancora a lavoro invocando l’arrivo delle ferie.
Noi che possiamo farci? Niente, per chi ci avete preso? Però forse possiamo consigliarvi alcuni film per farvi uscire almeno qualche oretta dalla solita grigia routine.
Film che potrebbero anche solo portarvi fuori dai vostri sentieri battuti cinematografici. Oppure che vi potrebbero portare “semplicemente” in altri luoghi o a vedere il vostro mondo con occhi diversi.
Ecco allora queste cinque pellicole, ognuna con una mini-recensione, tutte per voi.
I film consigliati contro la routine di fine primavera:
1) I sogni segreti di Walter Mitty (2013)
REGIA: Ben Stiller;
DURATA: 114′;
PAESE: USA, UK, AUS, CDN;
CAST: Ben Stiller, Kristen Wiig, Adam Scott, Sean Penn, Shirley MacLaine, Kathryn Hahn, Adrian Martinez;
TRAMA: Un uomo dalla vita ordinaria lavora per la rivista Life ed è segretamente innamorato della collega Cheryl. Fugge dalla propria esistenza mediocre sognando grandi imprese ad occhi aperti, ma l’improvvisa sparizione di una fotografia per l’ultima copertina del rotocalco lo spinge ad affrontare la più grande avventura della sua storia: andare alla ricerca del negativo, ovunque esso sia. Nell’impresa, viene accompagnato da un improbabile impiegato di un servizio di appuntamenti online.
MINI-RECENSIONE: Questo film è un perfetto esempio di quanto scritto ad inizio articolo.
Seconda trasposizione del racconto The Secret Life of Walter Mitty di James Thurber, dopo Sogni proibiti (1947) di Norman Z. McLeod.
Seppur nella seconda parte vada a cadere un po’ nel puro paesaggismo, il film è comunque un inno al vivere la vita a pieno, nella sua vera essenza, uscendo dai grigi blocchi imposti dalla società e tramutando quei sogni ad occhi aperti in esperienze reali.
Diversi effetti in computer grafica che lo rendono totalmente diverso dal film di McLeod, anche meramente per il tono del tutto. Questo è un road-movie con quella solita dose di commedia che porta inevitabilmente Ben Stiller.
Non è di certo un film perfetto, non è una commedia, ma non si poteva non citarlo parlando di film per uscire dalla routine.
2) La palla nº 13 – Sherlock Jr. (1924)

REGIA: Buster Keaton;
DURATA: 44′;
PAESE: USA;
CAST: Buster Keaton, Kathryn McGuire, Ward Crane, Ford West;
TRAMA: Un proiezionista gentile aspira ad essere un detective. Quando la fidanzata viene derubata da un ladro locale l’uomo sogna di diventare il nuovo Sherlock Holmes.
MINI-RECENSIONE: Fate una bella uscita di strada. Concedete una possibilità ad un film di più di un secolo fa e a voi la possibilità di scoprire una delle commedie che hanno fatto la storia del cinema.
Buster Keaton è irresistibile, con quell’espressione sempre comicamente impassibile. Il suo è un cinema di continui rovesciamenti: gli oggetti cambiano di senso, le azioni semplici diventano complesse e quelle impossibili diventano facilissime, ciò che sembra innocuo diventa un pericolo e le avversità si rivelano aiuti impensati.
Le scene iniziali in cui alcuni passanti chiedono un dollaro al proiezionista sono molto divertenti e dal taglio anche molto moderno.
Il cinema viene assimilato a sogno. In questo senso indimenticabile è la scena al cinematografo, in cui sogna di entrare nello schermo e attraversa tutta una serie di paesaggi lontani. Keaton, quindi, diventa un detective di successo e ci fa riflettere sul cinema come macchina dei sogni e sul valore di risarcimento che assume il cinema nei confronti della vita.
C’è poi un utilizzo molto raffinato dei trucchi come l’impressione multipla, la sovrimpressione, il fermo macchina con sostituzione; con in più una retinatura millimetrica dell’obiettivo che consente di realizzare quelle scene dello “scavalcamento” dello schermo.
Se amate il cinema, vi innamorerete anche di questo film (e di questo attore).
3) Ghostlight (2024)
REGIA: Kelly O’Sullivan, Alex Thompson;
DURATA: 115′;
PAESE: USA;
CAST: Keith Kupferer, Tara Mallen, Katherine Mallen Kupferer, Dolly De Leon, Hanna Dworkin,Tommy Rivera-Vega, Lia Cubilete, Alma Washington;
TRAMA: Un operaio edile con un enorme dramma alle spalle si unisce per caso alla produzione di Romeo e Giulietta realizzata dalla compagnia di un piccolo teatro locale. La sua vita reale scorrerà parallela all’opera shakespeariana;
MINI-RECENSIONE: Ne abbiamo già parlato in una recensione più ampia. Un film che vi farà ridere e forse anche piangere. Sarà un’esperienza catartica anche per voi e vi farà riapprezzare una delle più grandi magie della vita umana: l’arte.
Il film esalta la capacità dell’arte di aiutarci a superare traumi e ad entrare in contatto con noi stessi, anche quando si crede non non avere alcun talento artistico.
Ottima costruzione narrativa, che ti porta a ricostruire la storia man mano. Spicca il rapporto tra Dan e sua figlia, Daisy (entrambi bravissimi gli attori che prestano loro il volto), mentre sono molto divertenti le prove dello spettacolo, con tutto l’impaccio di Dan.
La regia chiude perfettamente lo spazio teatrale in una dimensione magica.
Una piccola gemma tutta da scoprire.
4) The House (2022)
REGIA: Emma de Swaef, Marc James Roels, Niki Lindroth von Bahr, Paloma Baeza;
DURATA: 97′;
PAESE: UK;
CAST: Claudie Blakley, Matthew Goode, Mia Goth, Jarvis Cocker, Susan Wokoma, Helena Bonham Carter, Paul Kaye;
TRAMA: Un film d’animazione che balla sul filo tra il cupo e la commedia nera. Diviso in tre capitoli, esplora le vicende legate a una stessa casa attraverso diverse epoche e personaggi: una famiglia povera, un ansioso costruttore topo e una gatta padrona di casa esausta, tutti legati in qualche modo all’abitazione.
MINI-RECENSIONE: Se non siete avvezzi al cinema d’animazione questa sarà di certo una novità che vi porterete dentro. Se invece lo siete… uguale.
Un piccolo gioiello Netflix. Animazioni in stop motion da paura. Sia perché sono stupende, sia perché spesso e volentieri riescono ad essere davvero inquietanti.
Il primo racconto vi turberà, il secondo vi farà innervosire, il terzo vi lascerà con un piccolo barlume di speranza e positività.
In questo film vengono affrontati temi come la propria casa, la solitudine, la paura del cambiamento, tutta quella sfera di cose che inevitabilmente sfuggono al nostro controllo, fino all’accettazione dei nostri stessi limiti.
La scena del corridoio (nel primo racconto), di notte e al lume di candela, con le due sorelline è raggelante, soprattutto con gli incontri che fanno.
Ve lo porterete dentro, fidatevi.
5) Un ponte per Terabithia (2007)
REGIA: Gábor Csupó;
DURATA: 95′;
PAESE: USA;
CAST: Josh Hutcherson, Anna Sophia Robb, Bailee Madison, Zooey Deschanel, Robert Patrick;
TRAMA: Un ragazzo fa amicizia con una nuova compagna di scuola. Per sfuggire alla noia della vita quotidiana, i due inventano un fantastico mondo immaginario popolato da creature magiche.
MINI-RECENSIONE: Non è il fantasy che ti aspetti, ma forse il fantasy migliore, quello lontano dai grandi eserciti e dai problemi globali.
Un fantasy più concettuale ed intimista. Una fantasia come fuga dalla quella scadente cosa che è la realtà di tutti i giorni. Una realtà fatta di bullismo, difficoltà economiche, conformismo ed anche lutto.
Per tutto il tempo ti chiedi per cosa stia il ponte visto che usano una corda per andare a Terabithia… poi arriva il finale che ti uccide.
Per qualcuno potrebbe sembrare un film triste, ma in realtà si tratta di un film incredibilmente dolce.
C’è una bella parabola per ogni personaggio “negativo”, come a voler lasciare intendere che la cattiveria pura e semplice non sia una cosa più reale delle creature di Terabithia, ma sia una commistione di tante situazioni ed influssi. Un altro concetto dolcissimo.