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Il peggior film dell’anno dal 2014 al 2024 (con recensione)
Il peggior film, scelto tra i più mainstream, per ogni anno dell’ultima decade (2014-2024) con recensioni, informazioni aggiuntive e menzioni di disonore.
Avete superato i confini della mappa, qui ci sono i mostri!
Benvenuti. Siete appena capitati nell’ultima fase della digestione cinematografica.
Quale migliore occasione del periodo che precede Halloween per un viaggio lungo le fognature del cinema dell’ultimo decennio?
Ognuno dei film di questa lista avrà alcune informazioni [cast, budget, incassi, trama, etc.] e una mini-recensione. Sono stati scelti i film comunque tra i più mainstream, quindi no a B-movies e simili.
La selezione è stata fatta, ovviamente, in maniera soggettiva; quindi preparatevi ad incontrare titoli che non volete.
Detto questo, partiamo.
2014) Hercules – La leggenda ha inizio
Regia: Renny Harlin (qui anche sceneggiatore);
Paese: USA;
Cast: [Kellan Lutz, Gaia Weiss, Scott Adkins, Roxanne McKee, Liam Garrigan, Liam McIntyre];
Budget: 70 000 000 $;
Incassi: 61 279 452 $ (flop mondiale);
Trama: Hercules (Lutz) nasce sotto il segno di una profezia che lo vede destinato a spodestare il tiranno Anfitrione (Adkins), ma lui non lo sa. Verrà esiliato per essersi innamorato della giovane Ebe (Weiss) e dovrà cercare di fare ritorno a casa.
Recensione: Se vi sembra una trama stupida e perché lo è. Ercole trasformato ne Il gladiatore del discount.
Ercole è finito tante volte al cinema. Basti pensare ai numerosissimi film degli anni ’60 di genere Peplum. Ma da un Ercole contro Roma (1964) fino ad arrivare a questa barzelletta di film, pare che il personaggio non sia granché fortunato. Se poi ci mettiamo che, sempre nel 2014, ne uscì anche un altro di film su Ercole, Hercules – Il guerriero, con Dwayne Johnson, non resta che arrendersi.
Un Kellan Lutz, nei panni di Hercules, che non sembra neanche un attore, ma uno dei soliti modelli o sportivi prestati al cinema.
Fotografia nauseabonda, effetti digitali ridicoli dopo già così poco tempo, scene d’azione improponibili. I dialoghi fanno quasi tenerezza.
Menzioni al disonore: {Left Behind – La profezia, Pompei, Dracula Untold}
2015) Mortdecai
Regia: David Koepp;
Paese: USA, UK;
Cast: [Johnny Depp, Ewan McGregor, Gwyneth Paltrow, Paul Bettany, Olivia Munn];
Budget: 60 000 000 $;
Incassi: 47 275 717$ (uno dei flop più grandi di un film con Jonny Depp);
Trama: Il mercante d’arte Mortdecai (Depp) è costretto dall’ispettore Martland (McGregor) ad aiutarlo nelle indagini sulla sparizione di un Goya. Il dipinto contiene i codici di un conto corrente con l’oro dei nazisti e Mortdecai, con l’aiuto del fedele Jock (Bettany) farà di tutto per ottenerlo.
Recensione: La storia è adattata dai quattro romanzi di Kyril Bonfiglioli, che ebbero particolare successo in patria tanto che, in occasione del film, uscì un’edizione anche in Italia.
La regia è eccessiva, come l’intero film, con diversi inserti digitali più che evitabili. Troppe gag, nessuna interessante, tanti inseguimenti soporiferi. Così come tanti i volti noti messi un po’ lì a fare colore.
Eppure, forse la parte peggiore del tutto riesce ad essere lo stesso Depp. Sopra le righe fino all’insostenibile, la sua performance è talmente sottotono che sembra essere finito lì sotto ricatto o per scommessa.
Il film ha ricevuto ben tre candidature ai Razzie Awards, tra cui quella per la peggior coppia allo stesso Johnny Depp e ai suoi baffi appiccicati con la colla.
Menzioni al disonore: { Cinquanta sfumature di grigio, Fantastic 4, Pixels}
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2016) Gods of Egypt
Regia: Alex Proyas;
Paese: USA, AUS;
Cast: [Nikolaj Coster-Waldau, Gerard Butler, Brenton Thwaites, Chadwick Boseman, Élodie Yung, Courtney Eaton, Geoffrey Rush];
Budget: 140 000 000 $
Incassi: 150 680 864 $
Trama: Il mortale Bek (Thwaites) si allea con il dio Horus (Coster-Waldau) in un’alleanza contro Set (Butler), lo spietato dio dell’oscurità, che ha usurpato il trono dell’Egitto, facendo precipitare l’impero, un tempo pacifico e prospero, nel caos e nel conflitto.
Recensione: Pensate alla mitologia egizia. Meravigliosa, sterminata, piena di storie da poter trasporre in mille modi in un film. Poi ci mettono le mani gli americani, ed ecco che troviamo gli dèi egizi a picchiarsi con le armature giganti come fossero Transformers o i soltiti robottoni enormi.
Pare il festival del cinema barocco; un esagerato che quasi scade nel trash.
All’uscita il film venne anche accusato di whitewashing, e se ne può capire il motivo, ma non era certo la prima volta che succedeva a Hollywood.
Menzioni al disonore: {Batman V Superman: Dawn of Justice, Ben Hur, Nonno scatenato}
2017) Justice League
Regia: Zack Snyder (il film è dedicato a Autumn Snyder, purtroppo suicidatasi all’età di 20 anni);
Paese: USA;
Cast: [Ben Affleck, Henry Cavill, Gal Gadot, Ezra Miller, Jason Momoa, Ray Fisher; J. K. Simmons, Ciarán Hinds];
Budget: 300 000 000 $
Incassi: 661 326 987$ (flop – 60 000 000$ secondo Deadline Hollywood)
Trama: Steppenwolf (Hinds) e i suoi Parademoni tornano dopo eoni per catturare la Terra. Tuttavia, Batman (Affleck) cerca l’aiuto di Wonder Woman (Gadot) per reclutare e assemblare Flash (Miller), Cyborg (Fisher) e Aquaman (Momoa) per combattere il nuovo potente nemico.
Recensione: Uno dei peggiori cinecomics di sempre. Scialbo e insulso come pochi.
E’ tutto così affrettato, dai rapporti dei personaggi fino ai risvolti di trama, solo per un vano tentativo di mettersi in pari con la strategia di marketing della Marvel, detta anche universo condiviso.
Troppa, troppa CGI. Risultato? Se dietro non ci sono Peter Jackson o Cameron, ecco che già dopo pochissimi anni (ma anche già dall’uscita, se è per questo) il film invecchia male.
Gal Gadot, Ben Affleck, Amber Heard e Ray Fisher fanno la gara a chi è più scarso. Il villain è il nulla.
Anche in questo caso il finale lascia presagire piani a lunghissimo termine. Solo che poi succede che i film fanno pietà e questi piani non vedono mai la luce, lasciandosi solo dietro film che presi singolarmente valgono 0. Che bello questo cinema, no?
Menzioni al disonore: {Transformers – L’ultimo cavaliere, Geostorm, Thor: Ragnarok}
2018) Emoji
Regia: Tony Leondis;
Paese: USA;
Cast: [T. J. Miller, James Corden, Anna Faris, Maya Rudolph, Steven Wright];
Budget: 50 000 000$
Incassi: 217 776 646$
Trama: Gene (Miller), un emoji multiespressivo, intraprende un viaggio per diventare un emoji normale.
Recensione: Il film d’animazione della Sony eleva a protagonisti le emoticons ormai entrate a far parte dell’immaginario collettivo. Il tutto però si rivela una ben calcolata operazione di marketing, con un susseguirsi di brand famosi (Facebook, Twitter, Instagram, Just Dance, Candy Crush, etc.), con stupide gag ripetute fino alla nausea e una storiella trita e ritrita.
Il cinema d’animazione è cinema a tutti gli effetti, con la peculiarità di avere una doppia chiave di lettura, una per i bambini e una per gli adulti. E forse il bello è proprio la possibilità di quella doppia visione. Mi riferisco agli Shrek, Zootropolis, Inside Out, solo per citarne alcuni. Emoji non ha rispetto di sé stesso, figuriamoci dei bambini a guardarlo.
Nonostante sia stato massacrato dalla critica e annoverato tra i peggiori film d’animazione di sempre, il film è stato un successone al botteghino. Evviva.
Menzioni al disonore: {The nun, Robin Hood – L’origine della leggenda, Cinquanta sfumature di rosso}
2019) Cats
Regia: Tom Hooper;
Paese: USA, UK;
Cast: [Taylor Swift, James Corden, Judi Dench, Jason Derulo, Idris Elba, Jennifer Hudson, Ian McKellen, Rebel Wilson, Francesca Hayward];
Budget: 95 000 000 $;
Incassi: 73 834 284 $;
Trama: il film è tratto dal celebre musical di Andrew Lloyd Webber, ispirato al Libro dei gatti tuttofare di T.S. Eliot. Cats ruota attorno a un gruppo di gatti del quartiere di Jellicle durante una notte speciale, quando tutta la tribù si riunisce per l’annuale festa di ballo. In questa occasione il leader del gruppo sceglierà il gatto che avrà l’onore di ascendere al paradiso, l’Heaviside Layer e iniziare così una nuova vita.
Recensione: Flop che è entrato nella storia.
Tolte tutte le pessime recensioni, ai Razzie Awards 2019 Cats ricevette ben otto candidature. Peggior film, Peggior attrice, Peggior attore non protagonista, Peggior attrice non protagonista, Peggior coppia (2), Peggior regista, e Peggior sceneggiatura. Riuscì a non vincere solo quella per la peggior attrice (Francesca Hayward)…
Il problema principale è il passaggio malriuscito dal teatro al cinema e alla conseguente rottura di quel patto spettatore-palcoscenico in grado di far accettare uomini vestiti da gatti. Il luve action in motion capture digitale non fa che aumentare questa distanza, rendendo i personaggi grotteschi.
Il risultato è che anche le canzoni, arrangiate dallo stesso Webber, vengono totalmente dimenticate.
Menzioni al disonore: {Captain Marvel, Men in Black: International, Maleficent 2}
2020) Lockdown all’italiana
Regia: Enrico Vanzina;
Paese: ITA;
Cast: [Ezio Greggio, Ricky Memphis, Paola Minaccioni, Martina Stella];
Budget: meno di 1 milione di euro;
Incassi: 440 786 €;
Trama: Il film segue la storia di due coppie in crisi che stanno per lasciarsi ma che, a causa del lockdown, saranno costrette ad una convivenza forzata. Lockdown all’italiana è il primo film italiano uscito in sala dopo il lockdown e a trattare l’argomento del Covid-19.
Recensione: Neanche il Covid (e neanche in un periodo caldo come quello in cui uscì) fu lasciato in pace da quella tipologia di film che da troppi anni infettano il nostro cinema: le commedie da quattro soldi con attori non da cinema.
Vanzina all’epoca definì “codardi” chi osava criticare la sua opera, mentre Ezio Greggio si scagliò direttamente contro alcuni youtuber che parlarono male già del trailer. QUESTA GENTE CI DEVE LIBERARE, dico io e chissà cosa penserebbero.
La regia di Vanzina è molto semplice da riconoscere. Se stai guardando un film brutto italiano, che però non crede affatto di esserlo, quello è un film di Vanzina. Con quell’aria da film un po’ malinconico, “impegnatino”, che quasi vuole provocare e che finisce per essere solo ancora più ridicolo.
Battute che sono un’offesa all’intelligenza primate, recitazione inaccettabile, struttura trita e ritrita, c’è tutto per uno dei peggiori film italiani di sempre.
Con tutto ciò che si poteva raccontare di quel periodo buio, dai comportamenti paradossali delle persone fino alla natura che si riappropriava dei suoi spazi, che cosa è venuto fuori da queste menti geniali?! La commediazza all’italiana sul Coronavirus.
No. Non si può.
Menzioni di disonore: {In vacanza su Marte, Music, Dolittle}
2021) Spider-Man: No Way Home
Regia: Jon Watts;
Paese: USA;
Cast: [Tom Holland, Zendaya, Benedict Cumberbatch, Jacob Batalon, Jon Favreau, Jamie Foxx, Willem Dafoe, Alfred Molina, Marisa Tomei, Andrew Garfield, Tobey Maguire], Thomas Haden Church (Sandman) e Rhys Ifans (Lizard) prendono parte al film solo prestando la voce ai personaggi, sviluppati poi in digitale.
Budget: 200 000 000 $;
Incassi: 1 921 373 347 $;
Trama: Dato che il mondo ha scoperto che è Spiedr-Man, Peter Parker (Holland) e i suoi amici Ned (Batalon) e Mj (Zendaya) non possono andare al MIT. Così decide di mettere in pericolo l’intero universo e chiede al Dottor Strange (Cumberbatch) di fargli un incantesimo. L’incantesimo andrà male e i quattro faranno di tutto per rimediare.
Recensione: C’è di peggio, ma almeno gli altri sono film.
Se a questo giocattolo viene tolto il meta-cinema, non rimane nulla. Nulla.
Non c’è più neanche il tentativo di voler raccontare una storia. No, il pubblico vuole e il cinema da, del tutto asservito. Sono queste le logiche dietro la creazione di un’opera d’arte? Queste sono le logiche con cui si creano le action-figure.
Questo film vide la luce dopo mesi e mesi di speculazioni circa la presenza di determinati attori e personaggi. Così tra trailer, leak, voci di corridoio, trailer brasiliani, dichiarazioni, teaser, avvistamenti dai set e foto, gli spettatori si sedettero in sala sapendo già l’80% del “film”.
Una persona che abbia guardato solo la saga dello Spiderman di Holland (cosa assolutamente legittima), guarda questo film e resta smarrito. Per avere una visione completa di No Way Home e non sentirti escluso, oltre ai vari crossover, dovresti aver guardato anche film assolutamente imperdibili come gli Spiderman di Garfield o una serie tv del 2015 che col personaggio di Spiderman non c’entra nulla.
E tutto ciò potrebbe anche non bastare! Sì perché No Way Home si basa totalmente su una scena post-credit. Quindi semmai tu avessi chiuso il film precedente ai titoli di coda (cosa assolutamente anormale, come stare zitti in sala), ti ritroveresti in questo film proprio come il Dottor Octopus.
La gag dei personaggi che balbettano viene riproposta in maniera davvero irritante. Pure lo stesso fan service manca di epicità. Gli altri due Spiderman arrivano come la mascotte di una di quelle giornate che si facevano alle elementari, con i bambini che dovevano dire il suo nome più forte o non sarebbe uscito. Con tanto di imbarazzante pausa per gli applausi del tifo in sala.
Ma la vera domanda, mentre ancora oggi si parla degli Spiderman di Sam Raimi, è: ma un film del genere, che vive solo grazie al meta-cinema e con una CGI invasiva che scricchiola già ora, resisterà alla prova del tempo?
Menzioni di disonore: {House of Gucci, Wonder Woman 1984, Sir Gaiwan e il cavaliere verde}
2022) Jurassic World – Il dominio
Regia: Colin Trevorrow;
Paese: USA;
Cast: [Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Laura Dern, Jeff Goldblum, Sam Neill, DeWanda Wise, BD Wong, Isabella Sermon, Campbell Scott ];
Budget: 265 000 000 $;
Incassi: 1 001 978 080 $;
Trama: Quattro anni dopo la distruzione di Isla Nublar, gli agenti della Biosyn tentano di rintracciare Maisie Lockwood (Sermon), mentre la dottoressa Ellie Sattler (Dern) indaga su uno sciame di insetti giganti geneticamente modificati.
Recensione: Quella che avete appena letto può mai essere la trama di un film della saga di Jurassic Park? Chiedo.
Uno dei film ad alto budget più brutti degli ultimi anni.
La trama è uno scherzo e non serve ripeterlo. Si vedono tanti, ma tanti dinosauroni, per la gioia di grandi e piccini. Peccato che a volte (grazie anche al buon vecchio trucco della notte) sono ben fatti, mentre diverse altre volte lasciano parecchio a desiderare, come per gli Atrociraptor a Malta. Pochissimi purtroppo gli animatronics.
Torna anche qui la questione del politically correct nel casting, ma seppur goffa non da fastidio, visto che c’è già tutto l’insieme che crolla.
I protagonisti domano dinosauri con l’infallibile imposizione delle mani, come San Francesco. State pur certi che se ci provi una comparsa, quella dopo due secondi abbia un braccio in meno, ma se lo fa la ragazzina il dinosauro diventa porcellino d’India. Quando la stessa ragazzina ed Alan Grent applicano “l’imposizione-combo” rimanere seduti sul seggiolino diventa un’impresa ardua.
Anche in questo caso il cinema ripesca indietro ed ecco tornare le care amate vecchie glorie, svogliate come non mai, ma eccole. Ma siamo davvero messi così male?
Menzioni di disonore: {Thor: Love and Thunder, Pinocchio (R. Zemeckis), Morbius}
2023) Fast X
Regia: Louis Leterrier;
Paese: USA;
Cast: [Vin Diesel, Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Chris “Ludacris” Bridges, Jordana Brewster, Sung Kang, John Cena, Nathalie Emmanuel, Brie Larson, Jason Statham, Jason Momoa, Charlize Theron,Joaquim de Almeida]
Budget: 340 000 000 $;
Incassi: 704 875 015 $;
Trama: Dominic Toretto (Diesel) e la sua famiglia vengono presi di mira dal figlio vendicativo del boss della droga Hernan Reyes (De Almeida).
Recensione: Leterrier tiene in piedi una saga morta usando la tattica del trash. Non merita una recensione.
Il film ha fatto guadagnare a Vin Diesel la candidatura come peggior attore protagonista ai Razzie Awards.
Menzioni di disonore: {Super Mario Bros – Il film, The Flash, After 5}
2024) L’esorcismo – Ultimo atto
Regia: M. A. Fortin e Joshua John Miller;
Paese: USA;
Cast: [Russell Crowe, Sam Worthington, Ryan Simpkins, Chloe Bailey, David Hyde Pierce, Adam Goldberg]
Budget: 22 000 000 $;
Incassi: 9 661 658 $;
Trama: Un attore problematico (Crowe) inizia a mostrare un comportamento dirompente durante le riprese di un film horror. La figlia (Simpkins) da cui si è allontanato si chiede se stia ricadendo nelle sue dipendenze passate o se ci sia qualcosa di più sinistro in gioco.
Recensione: Cosa c’è di peggio di un film brutto? Un film brutto che però non crede di esserlo, si ammanta di pretese di serietà perseguendo il drammone, finendo solo per essere più noioso.
Per fortuna l’assemblatore di questo film cerca di spacciarsi per un regista solo per 3/4 del film, le restanti parti sono divertenti. Peccato che sia un horror.
Molte scene sono incomprensibili, la sceneggiatura si perde per strada, l’idea che passa è una: confusione.
Le scene in cui Russel Crowe viene posseduto sono esilaranti.
Male male.
Menzioni di disonore: {Argylle – La super spia, Fabbricante di lacrime, The Watchers – Loro ti guardano}
Spero che il viaggio non sia stato troppo doloroso. Sempre che siate arrivati.