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Per te

Roma Cinema Fest: Per te

Per te, film di Alessandro Aronadio ispirato a una storia vera, è stato presentato oggi, 16 ottobre 2025 alla Festa del Cinema di Roma.

La pellicola racconta la storia di Mattia, un bambino di undici anni nominato Alfiere della Repubblica nel 2021 dal presidente Sergio Mattarella per l’amore e la cura con la quale assiste il padre, affetto di Alzheimer precoce.

Per te

La vicenda ruota intorno a Paolo (Edoardo Leo), un uomo di circa quarant’anni che e causa della sua malattia pian piano inizia a perdere frammenti importanti della sua memoria. Accanto a lui ci sono: la moglie Michela (Teresa Saponangelo) e il figlio Mattia (Javier Francesco Leoni). Il film si sviluppa attraverso momenti intimi, ricordi giovanili, silenzi e gesti d’affetto, cercando di restituire l’esperienza emotiva di una famiglia che affronta l’oblio e la fragilità con profonda dignità.

Nulla è lasciato al caso: dalla scelta delle musiche all’inserimento di frammenti di vecchi film muti, in alcuni momenti il film sembra attingere all’estetica delle pellicole degli anni ’40, evocando un cinema intimo e classico. Edoardo Leo interpreta il ruolo con grande misura, restituendoci un Paolo equilibrato, autentico, capace di commuovere lo spettatore senza mai cadere nell’enfasi del dramma crudo. Anche il giovane Javier si mostra credibile e naturale nell’assumere un ruolo così importante e complesso come quello di Mattia. Teresa Saponangelo, infine, ci regala una Michela decisa e coraggiosa, che riesce a trasmettere forza e dolcezza al marito malato con un’interpretazione intensa e sentita.

La regia

Aronadio mantiene un equilibrio tra estetica e introspezione, lasciando spesso spazio a silenzi che parlano più delle parole stesse. Sebbene il film scorra con naturalezza, non sempre raggiunge veri momenti di rottura: in alcune scene il dolore rimane solo accennato e si avverte il desiderio di una maggiore profondità nel confronto con la malattia. Tuttavia, l’intento del film non è quello di raccontare la malattia in sé, quanto riflettere sulla memoria e sul bisogno di vicinanza – non solo familiare, ma anche collettiva e comunitaria.

Sicuramente non è il film adatto a chi cerca uno sguardo crudo e diretto sulla malattia. Il tono è meditativo e familiare, sospeso tra dramma e leggerezza, e tutto è raccontato con grande delicatezza e rispetto. Per te parla di amore e memoria, offrendo al pubblico uno sguardo intimo su una famiglia che tenta di resistere ad una memoria che sfuma. È un’opera che invita a non percepire la fragilità come una colpa, ma piuttosto a riconoscerla e ad accoglierla, perché l’amore può essere un ponte anche quando la mente si perde.

Aronadio sceglie di chiudere il il film con “Mi sei scoppiato dentro al cuore” di Mina, una decisione che non è solamente estetica ma profondamente simbolica. Con questa scelta il regista non fa altro che ribadire la sua volontà di raccontare una storia profondamente italiana, fatta di sentimenti autentici, umanità e cura reciproca. Ricordandoci anche che prendersi cura degli altri è una forma d’amore che ci definisce in quanto esseri umani.

Recensione a quattro stelle su Almanacco Cinema