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Slevin -Patto Criminale

Slevin – Patto Criminale, il segreto della mossa Kansas City

In questo periodo, 18 anni fa, arrivava in Italia Slevin – Patto criminale, film diretto da Paul McGuigan e con protagonista Josh Hartnett.

Approfittando del recentissimo arrivo al cinema di Trap, il nuovo film di M. Night Shyamalan che vede Josh Hartnett nei panni di un famigerato serial killer, oggi torniamo indietro di qualche anno nella carriera dell’attore per parlare di un altro film che lo ha visto al centro della scena: Slevin – Patto Criminale.

Slevin – Patto Criminale, la trama

Slevin – Patto Criminale, uscito nelle sale nell’agosto del 2006, è un thriller che mescola abilmente noir e dark comedy, avvolgendo lo spettatore in una trama intricata e piena di colpi di scena. La storia segue le vicende di Slevin Kelevra, un uomo che si ritrova “nel posto sbagliato al momento sbagliatissimo”. A causa di una serie di sfortunate coincidenze, Slevin finisce coinvolto in una faida tra due potenti boss criminali: Il Rabbino e Il Boss.

Il cast

Il cast di Slevin – Patto Criminale è uno dei principali punti di forza del film, con un ensemble di attori straordinari che elevano la qualità della pellicola.

Josh Hartnett interpreta Slevin Kelevra, un uomo che si ritrova involontariamente al centro di una faida tra criminali. Hartnett bilancia abilmente leggerezza e tensione, mostrando gradualmente la complessità e il passato oscuro del suo personaggio.

Morgan Freeman è il Boss, un capo della malavita freddo e calcolatore. Freeman, con la sua inconfondibile voce e presenza magnetica, trasmette autorità e una calma minacciosa, rendendo il Boss una figura carismatica e temibile.

Ben Kingsley interpreta Il Rabbino, il rivale del Boss. Kingsley incarna perfettamente la dualità del personaggio, un uomo profondamente religioso ma spietato, riuscendo a mostrare le contraddizioni interne di un criminale che vive in bilico tra fede e violenza.

Lucy Liu è Lindsey, la vivace e curiosa vicina di casa di Slevin. L’attrice porta al personaggio una freschezza e una dolcezza che bilanciano la tensione del film, rendendo Lindsey un elemento chiave nello sviluppo della trama.

Bruce Willis interpreta Goodkat, un sicario misterioso, glaciale e implacabile. Con il suo stile distaccato e la sua presenza minacciosa, Willis dà vita a un personaggio enigmatico che manipola gli eventi con freddezza e precisione.

Stanley Tucci è il detective Brikowski, un poliziotto pragmatico e disilluso che cerca di sbrogliare la matassa di inganni e cospirazioni. Tucci, con il suo tocco realistico, aggiunge una dimensione di credibilità e cinismo al film.

La regia di Slevin – Patto Criminale

La regia di Paul McGuigan è dinamica e stilizzata, caratterizzata da un uso efficace del montaggio e della fotografia per creare un’atmosfera che oscilla tra il claustrofobico e il surreale. Il ritmo del film è sostenuto, mantenendo costantemente alta la tensione e spingendo lo spettatore a rimanere incollato allo schermo fino all’ultima scena.

Tuttavia, questa enfasi sullo stile e sui colpi di scena potrebbe essere considerata anche un difetto. Alcuni spettatori potrebbero trovare la trama eccessivamente contorta, con un finale che può sembrare un po’ forzato. Inoltre, la caratterizzazione dei personaggi secondari a volte viene sacrificata in favore della complessità narrativa.

La mossa Kansas City

La mossa Kansas City gioca un ruolo fondamentale tanto nella trama quanto nel messaggio più profondo del film. Introdotta dal personaggio di Goodkat, la mossa rappresenta un sofisticato trucco di distrazione, il cui scopo è quello di ingannare l’avversario, facendogli credere di comprendere la situazione mentre in realtà viene sviato da ciò che realmente sta accadendo.

La mossa Kansas City viene descritta con la frase emblematica: “Quando guardano a destra, tu vai a sinistra”. Questo concetto riassume perfettamente l’idea di un inganno orchestrato con abilità, dove la distrazione diventa l’arma principale. Nel contesto del film, questa mossa non è solo una tecnica utilizzata dai personaggi, ma si trasforma in un tema ricorrente che permea tutta la narrazione. I protagonisti, così come gli spettatori, sono continuamente portati a focalizzarsi su un aspetto della storia, solo per scoprire successivamente che la verità era nascosta altrove.

In conclusione

Slevin – Patto Criminale è un film che gioca con le aspettative del pubblico, avvolgendolo in una trama fatta di inganni, doppi giochi e improvvisi colpi di scena. Sebbene non sia privo di difetti, soprattutto per chi preferisce una narrazione più lineare e meno artificiosa, resta un thriller affascinante e ben interpretato.

Il film conferma la versatilità di Josh Hartnett e la maestria dei veterani come Freeman, Kingsley e Willis. La mossa Kansas City è la chiave di lettura per comprendere un film che si diverte a disorientare, ma che offre anche una riflessione sottile sul potere dell’illusione e dell’inganno.

Recensione a quattro stelle su Almanacco Cinema

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