383Views
25 aprile, i 13 film che hanno raccontato la Liberazione
25 aprile, i 13 film che hanno raccontato la Liberazione
13 film da vedere o rivedere in occasione della festa della Liberazione del 25 aprile, che raccontano e ci danno l’occasione di riflettere ancora sull’accaduto.
Questo venerdì ricorrerà l’anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazifascista. Diventata festa nazionale nel 1946 la giornata della Liberazione ricorda il 25 aprile 1945; quando il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia chiamò la resistenza partigiana a l’insurrezione nei territori italiani ancora occupati contro il regime fascista. Venerdì si ricorda e si celebra soprattutto la lotta partigiana e il suo il movimento di resistenza armata e civile di opposizione.
Di seguito una lista di film che in modo più o meno esplicito (alcuni non trattano direttamente della Liberazione) hanno voluto celebrare e imprimere nella memoria collettiva quelli che sono stati i valori e gli ideali partigiani e umani del tempo, e in un certo qual modo ricordarne anche il dolore, spesso centrale nelle storie dei film come lo fu nella nostra storia di quegli anni. Ci sono titoli molto noti ed altri meno, film che parlano della resistenza italiana, di provincia o di città, storie d’amore sullo sfondo della guerra di personaggi che spessano lottano per la propria libertà che si estende al collettivo.
Roma città aperta di Roberto Rossellini (1945)
La pellicola di Roberto Rossellini che per eccellenza viene (e deve) essere ricordata quando si parla di resistenza e lotta antifascista. Oltre ad essere il manifesto del cinema neorealista, Roma città aperta, è stato un film coraggioso girato a ridosso della fine del Regime. Non ce ne sono molti di quel periodo: c’è voluto tempo prima che si metabolizzasse e parlasse di quello che era successo in Italia in quegli anni. È un film che oltre a raccontare la guerra e la resistenza incarna in sé i valori partigiani di libertà, coraggio e sacrificio proprio e soprattutto per aver scelto di girarlo a Roma nel 1945. Roma città aperta segue le storie intrecciate di Don Pietro e Pina, una donna del popolo, mentre aiutano un partigiano braccato dai tedeschi, affrontando sacrifici e tragici eventi.
Estate violenta di Valerio Zurlini (1959)
Durante l’estate del 1943, il giovane Carlo vive un’intensa e proibita storia d’amore con una donna più matura, Roberta, sullo sfondo del collasso del regime fascista e della guerra, che inevitabilmente trasforma le loro vite. Melò struggente che possiamo inquadrare con la frase “La guerra è finita e noi l’abbiamo perduta: quel che conta è uscirne vivi”.
Il gobbo di Carlo Lizzani (1960)


1 Comments
Comments are closed.