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Da flop a cult: grandi film, poco incasso
Passando da flop a cult, ecco alcuni film che hanno portato pessimi risultati al botteghino, ma che con il tempo sono stati rivalutati dal pubblico
Dal 14 aprile è tornato nelle sale per tre giorni Blade Runner, il capolavoro del 1982 di Ridley Scott, tutt’oggi considerato una pietra miliare del cinema di fantascienza, nonché una delle opere cinematografiche più influenti di sempre. Ma non molti sanno che, alla sua uscita, il film ebbe ben poco successo e pochi avrebbero potuto predire la futura riscoperta del film.
Oggi daremo un’occhiata a cinque titoli – più uno – che non sono riusciti ad incassare sufficientemente rispetto al budget investito ma che, in seguito, sono riusciti ad imporsi al pubblico, cambiando da flop a cult e cambiando la propria fortuna mediatica.
Doppio flop: Blade Runner e Blade Runner 2049
Partiamo proprio da Blade Runner. Con un budget stimato di 28 milioni, il film ne incassò circa 27.6 negli USA, escludendo le due successive riuscite per le nuove versioni – la director’s cut del 1992 e la final cut del 2007. A questo adattamento de Il cacciatore di androidi di Philip K. Dick, gli vennero preferiti, dal pubblico dell’epoca, prodotti più “buoni” quali E.T. e Star Trek II – L’ira di Khan.
Sorprendentemente, neanche il suo seguito riuscì nel riuscire economicamente; eh già, anche Blade Runner 2049, sequel diretto del film di Scott, fallì miseramente nel 2017, nonostante la grande regia di Denis Villenueve, nonostante le aggiunte altisonanti di Ryan Gosling e Jared Leto e nonostante il film rimanga un’opera mastodontica. Il film incassò circa 276 milioni nel mondo – solo 92 negli USA – a fronte di una spesa stimata di ben 150 milioni di dollari.
La cosa
Stesso genere, stesso anno. Sì, perché nel 1982 esce anche La cosa di John Carpenter, basato sul racconto La cosa da un altro mondo di John W. Campbell, già base di un film omonimo uscito nel 1951. Il film costò circa 15 milioni e ne incassò circa 20.8, di cui 20 milioni dal Nord America.
Il film, poi divenuto canone imprescindibile del genere fantahorror, fallì per le medesime ragioni di Blade Runner, ma, sempre per le stesse motivazioni – home video e televisione – fu riscoperto e rivalutato ben più che positivamente.

Il cult dei cult: Quarto potere
Chiunque abbia mai aperto un manuale di cinema o abbia mai sentito parlare di cinema, saprà benissimo che ben poco di quello che vediamo oggi sarebbe possibile se non fosse per Quarto potere. Nel 1941, Orson Welles – all’epoca appena ventiseienne – scrisse, interpretò e girò questo capolavoro, ancora oggi considerato uno dei più influenti film di sempre.
Nonostante la sua visione futurista, nonostante le sue innovazioni, nonostante tutto, il film fu boicottato dal magnate William Randolph Hearst – il vero Charles Foster Kane della pellicola – e dalla stampa, ovviamente sotto il suo controllo. Il film incassò appena 1.6 milioni contro una produzione costata circa 840.000 dollari.
Le ali della libertà
Tornato al cinema giusto un paio di anni fa, Le ali della libertà non ebbe lo stesso successo quando uscì delle sue successive ridistribuzioni. Questo dramma carcerario, diretto da Frank Darabont, uscì nel 1994, quasi in contemporanea con un altro paio di filmetti: Pulp Fiction e Forrest Gump.
La pellicola fu un grande flop iniziale al botteghino, perché con un budget stimato di 25 milioni, non riuscì neanche a raggiungere i 20 – fermandosi a circa 18 milioni – per poi venire ridistribuito dopo le sue settime candidature ai premi Oscar 1995 – da cui uscì perdente in tutte le categorie – portando gli incassi mondiali ad un totale di circa 29.3 milioni di dollari.
Il flop dei flop: I cancelli del cielo
Infine, il caso più eclatante. Questa epica western portò al declino della carriera e della reputazione del suo regista, al fallimento della sua casa di produzione, risultando nella fine simbolica dell’epoca della New Hollywood e l’ascesa del controllo delle produzioni sugli artisti.
Parliamo de I cancelli del cielo di Michael Cimino – già autore de Il cacciatore due anni prima – uscito nel 1980. La pellicola ricevette un numero maggiore di critiche piuttosto che soldi incassati: guadagnò circa 3.5 milioni contro un esorbitante budget di 44 milioni di dollari e determinò il passaggio da un cinema hollywoodiana autoriale ad uno più familiare e commerciale, fatto di blockbuster.

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