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Kathy Bates: la brillante carriera e l’addio dopo 50 anni

L’attrice premio Oscar annuncia che la serie Matlock sarà il suo ultimo ballo. Ripercorriamo l’emozionante carriera di un’attrice straordinaria.

L’annuncio del ritiro

Kathy Bates, 76 anni e vincitrice del premio Oscar per la sua indimenticabile interpretazione in Misery non deve morire, ha annunciato il suo ritiro dalle scene dopo una carriera straordinaria durata cinquant’anni.

L’attrice ha comunicato la sua decisione nel corso di un’intervista rilasciata al New York Times. Questa notizia arriva proprio a ridosso dell’uscita della nuova serie Matlock, nella quale Kathy Bates interpreta il ruolo principale, segnando così quello che sembra essere il suo ultimo ballo nel mondo dello spettacolo.

Nel corso dell’intervista, Bates ha riflettuto sul lungo viaggio che l’ha portata a diventare una delle attrici più apprezzate di Hollywood. Nonostante i numerosi traguardi raggiunti, la Bates ha spiegato che è arrivato il momento di rallentare e di dedicare più tempo alla sua vita personale.

La decisione di ritirarsi arriva dopo cinquant’anni di lavoro in cui Kathy Bates ha esplorato una vasta gamma di generi, dal thriller psicologico al dramma, dalla commedia al fantastico, dimostrando una versatilità unica. L’attrice ha dichiarato che, pur essendo pronta a lasciare le scene, è grata di chiudere la sua carriera con un progetto così importante come la serie Matlock.

Il ritiro di Kathy Bates segna la fine di un’era per Hollywood. La sua straordinaria presenza scenica, l’abilità di entrare in contatto con il pubblico a un livello emotivo profondo e il suo talento senza pari lasceranno un vuoto difficile da colmare nel mondo del cinema e della televisione.

La serie Matlock

Kathy Bates sarà la protagonista del remake di Matlock, il celebre legal drama degli anni ’80, che ha lasciato un segno nella storia della televisione. Questa nuova versione della serie, affidata a Jennie Snyder Urman, creatrice del popolare show Jane The Virgin, debutterà il 22 settembre su CBS, per poi essere disponibile anche su Paramount+.

Il remake racconterà la storia di una brillante avvocata che, dopo aver ottenuto successo nella sua gioventù, decide di ritornare in un importante studio legale, dimostrando che l’esperienza e l’intuito sono qualità senza tempo.

Per Kathy Bates, questa non è la prima volta sul piccolo schermo: l’attrice ha già avuto un impatto duraturo partecipando a serie iconiche come Six Feet Under o The Office.

Con Matlock, Kathy Bates promette di chiudere la sua straordinaria carriera con la stessa maestria e profondità che l’hanno caratterizzata fin dall’inizio. Il suo nome rimarrà indissolubilmente legato a personaggi indimenticabili e a interpretazioni che hanno arricchito la storia del cinema e della televisione.

Misery non deve morire

Il ruolo che ha proiettato Kathy Bates sulla scena internazionale è quello di Annie Wilkes, un personaggio complesso, disturbato e inquietante, che l’ha resa celebre in tutto il mondo. Wilkes, l’antagonista di Misery, uno dei romanzi più iconici del maestro dell’horror Stephen King, è una figura memorabile per la sua miscela di fanatismo, carisma oscuro e pura crudeltà.

Il film Misery non deve morire, diretto da Rob Reiner e uscito nel 1990, ha portato sul grande schermo questa terrificante ex infermiera ossessionata dallo scrittore Paul Sheldon, interpretato da James Caan. Dopo averlo sequestrato, Wilkes lo costringe a riscrivere il finale della sua serie di libri preferita, utilizzando metodi brutali e psicologicamente devastanti per raggiungere il suo scopo.

Reiner, che aveva già adattato con successo un altro racconto di Stephen King, Stand by Me, ha saputo creare un’atmosfera tesa e claustrofobica, ma è stata la straordinaria performance della Bates a dare vita al personaggio con una profondità disturbante e memorabile.

La sua interpretazione magistrale di Wilkes, con la sua calma agghiacciante alternata a esplosioni di pura follia, le ha fatto guadagnare lOscar e il Golden Globe come miglior attrice protagonista. Questo riconoscimento ha segnato una svolta decisiva nella carriera di Kathy Bates, che da quel momento ha iniziato a lavorare in numerose produzioni, sia in ruoli principali che di supporto, mostrando una gamma di capacità recitative che spaziano dal dramma alla commedia.

La carriera cinematografica e i riconoscimenti

Nonostante il successo ottenuto grazie ai suoi ruoli intensi e psicologicamente complessi, Kathy Bates ha dimostrato una straordinaria versatilità, riuscendo a esplorare personaggi più dolci e vulnerabili.

Un esempio lampante di questa capacità è il suo ruolo nel 1991 in Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, dove interpreta Evelyn, una donna insicura e frustrata da un matrimonio stagnante. Il film, diretto da Jon Avnet, racconta l’evoluzione del suo personaggio attraverso un’amicizia trasformativa con un’anziana signora, offrendo una performance intima e toccante che ha mostrato il lato più delicato dell’attrice.

Nel 1997, Bates ha poi portato sul grande schermo l’irriverente e carismatica Molly Brown nel film epico Titanic di James Cameron. Il suo ritratto dell’esuberante sopravvissuta del naufragio ha aggiunto una nota di vivacità e umorismo al film, confermandola come una presenza capace di brillare anche in produzioni ad alto budget. Questo ruolo l’ha resa ancora più amata dal pubblico internazionale.

La sua abilità nel cambiare registro è stata ulteriormente premiata con due nomination agli Oscar: nel 1998 per il film I colori della vittoria di Mike Nichols, dove ha interpretato una donna idealista e aperta, e nel 2002 per A proposito di Schmidt, in cui ha vestito i panni di una suocera eccentrica e fuori dagli schemi, recitando al fianco di Jack Nicholson.

Tra le sue interpretazioni più recenti e significative, spicca il ruolo di Bobi Jewell nel film Richard Jewell (2019) di Clint Eastwood. Qui Bates incarna la madre di un uomo ingiustamente accusato di terrorismo, dando vita a una performance carica di empatia e profondità emotiva, dimostrando ancora una volta di saper commuovere il pubblico con ruoli intensamente umani e toccanti.

Kathy Bates e il piccolo schermo

Il percorso televisivo di Kathy Bates prende una svolta sinistra nel 2013, quando entra a far parte del cast di American Horror Story, la serie antologica che ha esplorato le più oscure profondità del genere horror. In questa serie, l’attrice ha dato vita a una serie di personaggi iconici, ciascuno più inquietante e memorabile del precedente.

Nella terza stagione, Coven, Kathy Bates interpreta Delphine LaLaurie, una sadica figura storica ossessionata dalla tortura.

In Freak Show, appare come Ethel Darling, una donna forte e tormentata con una folta barba, mentre nella stagione Hotel assume il ruolo di Iris, la glaciale manager dell’Hotel Cortez, un luogo infestato da presenze sinistre.

Infine, in Roanoke, si trasforma nell’attrice Agnes Mary Winstead, il cui legame con il sovrannaturale è ambiguo e spaventoso. Queste performance le hanno fatto ottenere riconoscimenti e nomination, culminando con un Emmy nel 2014.

La sua collaborazione con American Horror Story non si ferma però qui. Nel 2018, torna per l’ottava stagione della serie, Apocalypse, interpretando Miriam Mead, un personaggio spietato e letale, confermando la sua maestria nel portare sullo schermo figure carismatiche e terrificanti.

L’ultimo ballo

E’ fondamentale celebrare la carriera straordinaria di Kathy Bates, che ha abbracciato oltre cinque decenni di lavoro nel cinema e nella televisione. L’attrice è conosciuta per la sua abilità unica di incarnare una vasta gamma di personaggi, dalle figure inquietanti e psicologicamente complesse a ruoli più delicati e umani, ha senz’altro lasciato un’impronta indelebile nel panorama dell’intrattenimento.

I numerosi premi che ha ricevuto per le sue magistrali interpretazioni sono solo alcune delle testimonianze del suo talento straordinario. Propio nel 2016, Kathy Bates riceve uno dei più grandi onori di Hollywood: una stella sulla celebre Walk of Fame.

Concludere la sua carriera con un ruolo da protagonista nella serie Matlock, definita da lei il suo ultimo ballo, rappresenta una celebrazione del suo contributo duraturo all’industria cinematografica.

Mentre si prepara a dire addio al mondo dello spettacolo, il suo lascito di eccellenza artistica rimarrà un faro luminoso per le generazioni future di attori e attrici.