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L’Amica Geniale 4, la fine del viaggio di Lila e Lenù
Si è conclusa lo scorso lunedì la quarta stagione dell’Amica geniale – storia della bambina perduta, ultimo capitolo della serie creata da Saverio Costanzo, co-prodotta da Rai Cinema e HBO, basata sui romanzi di Elena Ferrante.
Questa quarta stagione ha segnato l’epilogo della lunghissima storia di Lila (Irene Maiorino) e Lenù (Alba Rohrwacher), nate e cresciute nello stesso rione di Napoli, destinate a vite diverse ma legate da un’amicizia indissolubile, che ha saputo reggere davanti al tempo e alle difficoltà che la vita ha posto loro davanti.
Il loro è stato un lungo viaggio che le ha portate finalmente ad essere libere dalle convinzioni sociali e dalle imposizioni familiari, libertà conquistata da entrambe a caro prezzo.
L’Amica Geniale 4, Lenù e il prezzo dell’emancipazione
Dopo la fuga in Francia con Nino Sarratore (Fabrizio Gifuni) avvenuta nel finale della scorsa stagione, Lenù deve fare i conti con il divorzio da Pietro (Pier Giorgio Bellocchio) e con le aspettative familiari. Dovrà quindi compiere scelte complesse e, in un primo momento, sembra voler mettere la relazione con Nino davanti a tutto, anche alle sue figlie. Queste, si sentiranno trascurate dalla madre, e le lascerà per lungo tempo a casa della nonna paterna a Torino, mentre lei si dividerà tra la sua vita professionale e quella sentimentale.
Il rapporto con Nino, il suo grande amore sin dall’infanzia, sarà segnato da un susseguirsi di speranze infrante e illusioni. In poco tempo, Elena scopre che Sarratore non ha mai lasciato la moglie, e che anzi è incinta del loro secondo figlio. Il dolore e la rabbia la spingono, in un primo momento, a fuggire a Milano dalla sorella di Pietro, Maria Rosa (Sonia Bergamasco), ma la morte dell’amico Franco Mari (Stefano Dionisi) la riporterà a Napoli da Nino, nell’illusione che possano costruirsi una vita insieme, nonostante tutto.
Inizia così la vita coniugale della coppia, e Lenù spera che la nascita di loro figlia Imma (Aurora Grimaldi), possa consolidare la loro relazione, ancora confinata nella segretezza. Capirà presto che la realtà e ben diversa: Sarratore è spesso assente, indifferente alle lamentele di Elena, che è invece sopraffatta dalla maternità.
Il culmine arriverà con la scoperta del tradimento di Nino, momento che segna la fine dell’illusione di una vita tranquilla accanto a lui. Allo stesso tempo, l’evento rappresenta anche l’inizio di una nuova fase per Lenù. Tornerà a vivere al rione, nello stesso palazzo di Lila, iniziando a vivere come le donne di cui ha sempre scritto, affrontando le difficoltà della vita quotidiana con una nuova consapevolezza e determinazione. Qui inizia il suo verso percorso di emancipazione, una strada segnata dalla lotta, ma anche dalla realizzazione di sé stessa.
Elena sarà sempre più impegnata nella sua vita professionale, lasciando spesso le figlie a Lila, e che cresceranno fuori dal suo controllo.
Nonostante i conflitti, il legame con Lila rimane solido. Insieme sono sempre più unite nella lotta contro l’oppressione, simboleggiata dai fratelli Solara. Lila è sempre stata per Elena la sua fonte di ispirazione, si è sempre sentita motivata dalla sua intelligenza e dalle sue forti opinioni. Ma Lenù è anche sempre stata segretamente gelosa delle capacità dell’amica, vivendo nella paura che un giorno il mondo possa accorgersi che tutti i suoi successi, da studentessa prima e da scrittrice poi, non siano altro che il riflesso dei talenti dell’amica.
Nel commuovente finale, Lenù si ribella alle decisioni di Lila e, arrabbiata per la sua scomparsa, decide di scrivere la sua storia, rompendo l’accordo con l’amica che voleva mantenere segreta la sua vita. Mentre Lila vorrebbe sparire dal mondo, Lenù non glie lo permette e, scrivendo la sua storia, la salva dall’oblio, obbligandola a vivere per sempre tra le pagine del suo romanzo, che è poi la storia che abbiamo appena visto concludersi.
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L’Amica Geniale 4, Lila tra resistenza e dissolvenza
Lila, d’altra parte, intraprende un percorso completamente diverso, segnato dalla lotta per la sopravvivenza e da un continuo scontro con le forze che cercano di opprimerla.
Dopo aver messo a tacere i fratelli Solara per anni ed essere riuscita a fare carriera, la sua vita comincia a sgretolarsi. Antonio, che era stato la sua ombra e le aveva permesso di distrarre Michele Solara (Lino Musella), comincerà a soffrire la sua condizione, fino a rompersi e ad incontrare la morte. Questo permetterà a Michele e al fratello Marcello (Edoardo Pesce) di riprendere il controllo dei loro affari malavitosi, introducendo anche la droga nel rione.
Se nella prima parte della storia Lila sembrava avere tutto sotto controllo, presto le sue stesse scelte le si ritorceranno contro e rimarrà sempre più isolata.
Uno dei momenti più toccanti della serie, è l’episodio della smarginatura, termine usato anche dalla Ferrante nei romanzi per descrivere un particolare condizione di Lila, in cui cade nei momenti di pericolo. Le capiterà, infatti, durante il terremoto, di non essere più capace ad individuare i contorni delle persone e delle cose, svelando a Lenù la sua paura più profonda, quella di perdere il controllo.
L’evento che segnerà il punto di non ritorno per Lila è anche lo stesso che da il nome alla stagione: la scomparsa di sua figlia Tina, avuta con il compagno Enzo (Pio Stellaccio), nello stesso momento in cui anche Lenù era rimasta incinta di Nino.
Lila rimarrà segnata dal tragico episodio e i dubbi che la attanagliano sono gli stessi che disturbano lo spettatore. Chi ha rapito la figlia di Lila? Sono stati forse i fratelli Solara, per vendicarsi e infliggergli un ulteriore e immenso dolore? Oppure è stato qualcuno di esterno al rione, che ha voluto rapirle la figlia per invidia verso la sua carriera? O qualcun altro voleva vendicarsi di Lenù e, a causa della foto nel giornale in cui erroneamente Elena era stata fotografata con Tina invece che con Imma, hanno rapito la bambina sbagliata? Lila non riceverà mai nessuna risposta e continuerà a vivere nel dolore e nella speranza che la figlia sia ancora viva, da qualche parte.
La scomparsa della piccola conduce Lila verso una dissolvenza fisica e psicologica. Nella vecchiaia, rimasta sola, deciderà di scomparire definitivamente, senza lasciare nessuna traccia, forse raggiungendo quella libertà per cui aveva sempre lottato, svincolandosi finalmente dal rione, dalle convenzioni e dalle aspettative degli altri.
Rimarrà però l’affetto profondo nei confronti di Lenù, a cui farà recapitare le bambole che avevano perduto durante la loro infanzia, nella prima stagione. Con questo gesto, Lila rivela a Lenù l’aspetto più intimo e affettuoso di sé stessa, quel lato che aveva sempre celato a tutti, anche a Elena, per permetterle di vivere la vita che entrambe avevano sognato da bambine ma che a lei era stata negata.
Questo atto finale segna la riconciliazione tra le due donne, un legame, che nonostante le difficoltà, gli eventi tragici e le separazioni, rimane saldo e profondo.
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