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Le interviste: Miriam Candurro, tra arte e impegno sociale

La forza e la condivisione, la fame nel mondo, la sensibilità: questi gli ingredienti base messi in evidenza dall’attrice Miriam Candurro ai nostri microfoni.

Io non ho paura. Già questo titolo la dice lunga sulla fermezza e soprattutto sulla grande forza di volontà. Sul coraggio. Sul non arrendersi mai. Donne forti, tenaci, che continuano a non perdere la speranza nonostante la vita le abbia messe a dura prova. Luoghi nel mondo più sfortunati, in condizioni precarie, di guerra, povertà, su cui è opportuno, anzi obbligatorio intervenire restando compatti e fiduciosi.

Ecco la parola chiave corretta. La vita. Il dono più bello che ci possa essere. E il saperla vivere. Proprio questi sono i temi principali affrontati insieme all’attrice, con un tocco di eleganza e stile.

Miriam Candurro, attrice, scrittrice e presentatrice

Miriam Candurro, celebre per la nota soap di RaiTre Un posto al sole ma conosciuta anche per i suoi numerosi ruoli in fiction, cinema, teatro e in grandi film di produzioni americane come Cassino in Ischia, di Frank Ciota), oltre che per il suo spiccato curriculum artistico, è spesso nota  per la sua partecipazione come madrina d’eccezione ad eventi di carattere benefico.

Eventi che hanno per focus la fame nel mondo e la salute delle donne in difficoltà, alle prese con la loro prova più grande. Attrice, scrittrice (ricordiamo i suoi primi due romanzi Vorrei che fosse già domani, scritto a quattro mani con Maurizio Cacciapuoti, La settima stanza, con grande successo di pubblico e critica e  presentazioni sparse in tutta Italia) e presentatrice, proprio grazie al suo costante e veritiero impegno nel campo sociale.

Le sue parole

Subito una domanda basilare, come ti senti ad essere qui oggi, con la possibilità di dar voce a così tante persone in difficoltà e di lanciare messaggi chiari, di speranza e amore, soprattutto grazie al tuo lavoro?

“Sono onorata di avere questo privilegio e di poter ricoprire un ruolo così importante, non solo come attrice o scrittrice, ma anche come esempio attivo, sociale, umanitario. Concreto. Poter dare voce a così tante donne, persone, su  argomenti così delicati come la malattia o la povertà, la guerra, su cui nessuno di noi purtroppo al giorno d’oggi è immune, è per me motivo di orgoglio e al tempo stesso responsabilità”.

Restando sul tema, qual’è secondo te la vera forza per affrontare questo tipo di difficoltà di vita?

“Io penso che il mondo sia pieno di persone, creature meravigliose, capaci di fare grandi cose, di sostenersi, aiutarsi, soprattutto nel momento in cui si mettono insieme, senza rivalità e senza alcuna sovrastruttura. In primis è fondamentale la capacità di restare uniti, soprattutto quando si presentano i problemi, le atrocità a causa di pochi.

Uniti per obiettivi  di pace e benessere collettivi. Il vero coraggio risiede secondo me nel non arrendersi mai e nell’insegnare la vita ogni giorno, tra mille battaglie, viaggi, peripezie, e giudizi da dover gestire”.

Quali sono secondo te i passi concreti da poter fare per rivolgersi ad un pubblico ancora più vasto, sia uomini che donne, per far si che si facciano ulteriori progressi, e che si offrano soluzioni concrete?

“Parlarne. Educare ragazze e ragazzi sin da piccoli (nelle scuole e nelle famiglie soprattutto) ad ascoltarsi, venirsi incontro. Questo per poter crescere insieme, a piccoli passi, prendendosi per mano verso un futuro migliore. Offrire aiuti concreti, sia dal punto di vista personale, come esseri umani, che sociale, come collettività, istituzioni, enti, associazioni volte al sostegno reciproco”.

Sarai quindi presente in altri eventi di questo genere per il futuro?

“Assolutamente si, quando squilla il telefono e ricevo il privilegio di poter presenziare, grazie al lavoro che faccio, a cose di questo tipo, cerco sempre di metterci tutta me stessa. Ho a cuore il futuro in tutte le sue sfaccettature e complessità”.

“Con il giusto impegno siamo in grado di superare qualsiasi ostacolo, possiamo dirlo?”

Certo, almeno facendo tutto ciò che è nel nostro possibile. Possiamo e dobbiamo dirlo a voce alta, con amore e tanta gratitudine per la vita che ci è stata donata. Lo dico come artista, come madre, moglie, ma soprattutto come donna. Il domani può sempre cambiare, dipende dalle nostre azioni”.

 

Ringraziamo Miriam Candurro per le sue splendide parole e per il tempo che ci ha dedicato.

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