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Miller's Girl, un film tra ambiguità morale e tentazioni

Jenna Ortega: “Non voglio vedere Jamie Bond”

Jenna Ortega, reduce dall’anteprima a Venezia 81 di Beetlejuice Beetlejuice, affronta la questione dei ruoli inizialmente maschili assegnati alle donne.

Jenna Ortega è una delle attrici più promettenti del momento. Nuova musa di Tim Burton, il regista l’ha voluta sia nella serie Netflix su Mercoledì Addams che nel remake di Beetlejuice. Nel suo futuro non solo la seconda stagione di Mercoledì, ma anche il ritorno alla regia di Taika Waititi. Ortega sarà protagonista, infatti, insieme ad Amy Adams, di Klara e il sole, tratto dall’omonimo romanzo di Kazuo Ishiguro.

L’attrice, dunque, sta vivendo un momento d’oro per sua carriera. Intervistata durante il tour promozionale di Beetlejuice Beetlejuice, ha detto la sua a proposito della pratica del gender flip. È giusto partire da un personaggio notoriamente uomo e farlo diventare donna?

Jenna Ortega

La risposta di Jenna Ortega

Mtv ha chiesto a Jenna Ortega, in particolare, se fosse interessata a interpretare una versione femminile di Edward mani di forbice qualora Burton glielo proponesse. Il ruolo di Edward che fu allora interpretato da Johnny Depp verrebbe trasformato in Edith.

“Amo che oggi ci siamo molte più protagoniste femminili, penso che sia davvero speciale. Ma dovremmo avere i nostri personaggi” ha dichiarato. “Non mi piace quando è come uno spin-off. Non voglio vedere Jamie Bond. Capisci? Voglio vedere un’altra badass” ha poi aggiunto.

Dunque, se è vero che oggi c’è maggiore presenza, rispetto al passato, di protagoniste femminili, Ortega pone l’accento sull’importanza di pensare da zero questi nuovi personaggi. Non devono essere “tradotti” dal maschile, ma ideati per le donne dall’inizio.

Il caso James Bond

Jenna Ortega ha citato James Bond come esempio di grande franchise notoriamente a guida maschile. Curiosamente proprio la produttrice di James Bond si era espressa qualche anno fa proprio sulla stessa onda dell’attrice di Mercoledì.

Barbara Broccoli, sulla possibilità di una protagonista femminile, aveva dichiarato: “Credo che sarà un uomo perché non credo che una donna debba interpretare James Bond”. “Bisogna creare personaggi per le donne e non far interpretare alle donne personaggi maschili. Non credo ci siano abbastanza grandi ruoli femminili […]”.

Anche Ana de Armas, interprete nell’ultimo No Time to Die, è dello stesso parere. L’attrice, intervistata dal The Sun in occasione dell’uscita del film aveva detto che non c’è alcun bisogno di un Bond donna. Piuttosto è giusto porre l’accento sui personaggi femminili del franchise, che devono iniziare a essere rappresentati in modi differenti. “Che ricevano una parte più importante e un riconoscimento credo sia più interessante di scambiare i generi” aveva dichiarato.

Il gender flip pare, dunque, una pratica oggi poco apprezzata. Quello che attrici e produttrici chiedono agli sceneggiatori sono personaggi nuovi, freschi, su cui costruire da zero grandi narrazioni.