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RaMell Ross: “Il pubblico non ha idea di cosa voglia”
RaMell Ross, regista di Nickel Boys, candidato Miglior Film agli Oscar, è intervenuto agli Spirit Awards sul cinema indipendente e sul suo ruolo da docente.
Si è tenuta ieri, a Santa Monica, la quarantesima edizione degli Independent Spirit Awards. La cerimonia annualmente premia le opere migliori del cinema indipendente. A trionfare quest’anno sono stati Anora, A Real Pain, Dìdi, ma anche My Old Ass, His Three Daughters e Nickel Boys.
Titoli che confermano un’ottima annata per le produzioni indipendenti. Alcuni di questi, infatti, concorreranno il prossimo 2 marzo anche per gli Oscar. Anora, in particolare, ha vinto in tre categorie (Miglior Film, Miglior regista, e Miglior attrice protagonista) e potrebbe concretamente ripetersi.
Tra i premiati anche il sorprendente Nickel Boys, che uscirà in Italia con il titolo I ragazzi della Nickel. Il film è il debutto al cinema di finzione di RaMell Ross, noto documentarista statunitense. Con il suo documentario Hale County This Morning, This Evening Ross aveva già conquistato una candidatura dell’Academy. Intervistato sul tappeto blu degli Spirit Awards, il regista ha ragionato sullo stato del cinema indipendente e ha raccontato della sua professione di docente di cinema.
RaMell Ross: “Penso che dovremmo temere che le cose continuino come sono”
Sulle uscite al cinema dei film indipendenti ha ammesso di non avere le risposte, e ha aggiunto: “È strano perché un grande budget non implica più necessariamente un’uscita nelle sale. Non credo che servano molti soldi per realizzare un film cinematografico che meriti di andare in sala, ma la gente sente che c’è bisogno di una certa qualità produttiva”.
A proposito, invece, del futuro del cinema RaMell Ross non può dirsi un reazionario. Accennando anche all’eterno conflitto tra l’arte e il denaro ha aggiunto: “Penso che dovremmo temere che le cose continuino come sono, e dovremmo sperare in nuovi modelli e paradigmi, in più rischi e in una valutazione più generosa del rapporto tra il ritorno economico e l’opera. Sarebbe fantastico se fossero più separati così che l’opera non sia ridotta alla comunicazione, ma diventi più complessa, per disorientare. Ciò, però, non fa necessariamente guadagnare”. Per Ross, d’altronde, anche il pubblico non è certo e consapevole di cosa vuole vedere una volta in sala.
Lontano dal set il regista è orgogliosamente docente di cinema alla Brown University. Tra le difficoltà del suo ruolo di mentore, ha raccontato, c’è quello di capire cosa lo studente voglia davvero, al di là di ciò che dice di volere. Raramente, secondo Ross, quando diciamo di desiderare qualcosa quel qualcosa corrisponde davvero a ciò che intimamente sogniamo. Da docente, dunque, è chiamato ad andare oltre e riconoscere le vere aspirazioni di quelli che saranno i registi di domani.
I ragazzi della Nickel in uscita su Prime
Presto il suo I ragazzi della Nickel sarà a disposizione del pubblico italiano. Dopo essere stata presentata alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella città, ed essere stata accolta con grande entusiasmo, l’opera, infatti, è pronta a uscire su Prime Video.
Il film di RaMell Ross è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Colson Whitehead, premio Pulitzer per la narrativa del 2020, e racconta la storia di un’intensa amicizia nella Tallahassee degli anni ’60.
Amazon MGM Studios rilascerà I ragazzi della Nickel sulla piattaforma italiana il prossimo 27 febbraio.
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