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Isabella Rossellini: “La Chiesa è così teatrale”
In occasione della promozione di Conclave, Isabella Rossellini racconta la sua infanzia a Roma e il suo rapporto con il Vaticano. Nel film sarà Suor Agnes.
È stato uno dei film più apprezzati all’ultima Festa del Cinema di Roma, e probabilmente sarà uno dei protagonisti della prossima stagione di premi. Conclave di Edward Berger illustra il mondo della Chiesa romana forse nel suo momento più mediatico: la scelta di un nuovo Papa.
In una piccola parte che si prospetta, però, di grande impatto Isabella Rossellini interpreta Sorella Agnes. Madre superiora della congrega di suore, la donna è l’unico personaggio femminile del cast tutto maschile di Berger. Durante i frenetici giorni del conclave è lei a occuparsi del sostentamento dei cardinali, e delle faccende più “terrene”.

L’attrice, figlia d’arte, intervistata a proposito del film ha riflettuto sul fascino che un film del genere può suscitare, e su quale sia attualmente il suo sguardo sulla Chiesa.
Il Vaticano come centro multiculturale
Innanzitutto, da donna nata e cresciuta a Roma, Isabella Rossellini ha ricordato l’impatto culturale che il Vaticano aveva sulla città. “Roma era una grande capitale, ma al tempo molto provinciale. Il Vaticano era il luogo dove trovavi vescovi e suore provenienti dalle Filippine, dal Sudamerica, dall’Africa. Le università e le scuole cattoliche erano quelle che offrivano lingue straniere e diversità. Avevi molti background diversi, molte razze diverse, molte culture diverse. Da romano guardavi sempre al Vaticano come luogo di grande incontro internazionale” ha dichiarato.
L’attrice ha vissuto la città negli anni della sua infanzia e della sua adolescenza, dagli anni ’50 agli anni ’70. Dunque, in un tempo in cui la multiculturalità non era ancora una delle caratteristiche della città. A fronte delle controversie che l’hanno da sempre caratterizzata, per Isabella Rossellini la Chiesa rimane tutt’ora uno spazio d’incontro per le persone di tutto il mondo.
Isabella Rossellini: “Così tante vite, così tanta storia, tutti vivendo gli stessi dubbi”
E il dubbio è proprio uno dei temi chiave di Conclave. Il film è stato girato tra gli studios di Cinecittà e la Reggia di Caserta. Isabella Rossellini ha raccontato di essere stata a San Pietro insieme ai colleghi, Stanley Tucci e John Lithgow, per acquisire la giusta mentalità per il suo ruolo.

“Era importante farlo perché, attraverso la teatralità della Chiesa, capisci cosa vogliono dire. […] la grandezza della cattedrale, la grandiosità di San Pietro, è straordinario e umiliante. Così tante vite, così tanta storia, tutti vivendo con gli stessi dubbi” ha aggiunto. Dubbi che la Chiesa tenta in qualche modo di “placare”. A proposito del mistero della vita dopo la morte Rossellini ha sottolineato: “La Chiesa cattolica cerca di celebrare il mistero abbracciandoti in questo”.
Conclave, un Ralph Fiennes da Oscar
Oltre a Isabella Rossellini che con i suoi pochi minuti di screentime è riuscita a farsi apprezzare da chi ha visto il film in anteprima, anche Ralph Fiennes ha regalato un’interpretazione destinata a far parlare. L’attore de Il paziente inglese interpreta il decano Thomas Lawrence, capo della votazione del conclave che sta per iniziare. A detta di alcuni critici potrebbe, perché no, arrivare per lui la prima statuetta alla terza candidatura (l’attore inglese fu candidato per Schindler’s List e per Il paziente inglese).
Nel cast oltre e Fiennes e Rossellini anche Stanley Tucci, John Lithgow, e Sergio Castellitto. Conclave, diretto da Edward Berger (Niente di nuovo sul fronte occidentale, 2022) uscirà in sala il prossimo 19 dicembre. Ecco il trailer: