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Mr. Scorsese

Mr. Scorsese: benvenuto nel cinema

Mr. Scorsese è il ritratto intimo ed artistico della vita del più grande maestro di cinema vivente, che ne ripercorre episodi significativi e momenti cruciali.

Se pensate al mondo del cinema, se pensate ai film, al grande schermo, alla parola regia, qual’è il primo volto che vi viene in mente? In un’epoca in cui chiunque può godere dei suoi quindici minuti di celebrità e successo, la settima arte ci insegna che è impensabile stare per sessant’anni in un mondo come questo e riuscire ad essere costante, sempre sulla cresta dell’onda.

Personalmente, alla parola cinema, la prima faccia che appare nella mia testa è quello di un uomo con i capelli bianchi, un po’ all’indietro, e due folti sopracciglia, che catturano l’attenzione più del grande naso che sta poco sotto. Se si immagina una sedia da regista, il primo nome a cui si associa è Martin Scorsese, la definizione di cinema che si allarga nella serialità televisiva con il primo vero documentario sul maestro.

Mr. Scorsese

Molto strano pensare che solo nel 2025 arrivi un documentario che ripercorre la carriera di Scorsese, ma finalmente Rebecca Miller – interessante regista di narrativa, figlia del celebre scrittore Arthur Miller e moglie dello straordinario Daniel Day-Lewis – ha deciso di costruire un’opera, concepita inizialmente come film e poi divisa in cinque episodi da 50 minuti l’uno per la vastità del materiale, al quale lei ha avuto pieno accesso.

Pensandolo come un film di Scorsese stesso – il montaggio rapido, i freeze frame, la colonna sonora, le zone d’ombre tra droghe e violenza – la Miller accerchia il regista con un gruppo di autori, amici e familiari che, insieme a lui, ne ricostruiscono la vita per filo e per segno, tra i picchi alti ed i punti più bassi. Quindi, oltre ai vari filmati d’archivio e spezzoni di film, ci sono Steven Spielberg, Brian De Palma, Robert De Niro, Leonardo DiCaprio, ecc.

Uno straniero in una terra sconosciuta

Il primo episodio da l’immagine di un bambino con l’asma che vive in un mondo asfissiante. Un ragazzo che vuole fare film mentre il mondo gli dice che può essere solamente due cose: un prete o un criminale. E lui li fa entrambi, in un particolare periodo che da l’avvio alla sua carriera da regista ma non gli da il successo. Un’autore anticonformista ad Hollywood, che non sa se essere uno di loro o andare contro a tutti. Sta preparando Mean Streets.

Mr. Scorsese

Tutti questo girare non è salutare

In poco più di cinque anni, nel passaggio da Mean Streets a Taxi Driver fino a fine anni ’70, Martin Scorsese diventa il volto del cinema indipendente, un flop assicurato, il regista americano per eccellenza, un folle drogato ed un’autore affermato. Rappresenta un treno in corsa che non si può e non vuole fermarsi per nulla al mondo.

Santo/peccatore

Un uomo violento che vuole avvicinarsi a Dio. Gli anni ’80 consolidano Scorsese come un’autore talmente forte che è in grado di superare tutte le avversità e le paura che terrorizzano un normale uomo asmatico. E tutto si riversa un periodo estremamente prolifico, combaciato ad una fase di instabilità creativa, in cui realizza Toro scatenato, Re per una notte e Fuori orario.

Mr. Scorsese

Cinema totale

Dopo essere finito nuovamente al centro delle polemiche con L’ultima tentazione di Cristo, Scorsese torna in grande stile reinventando un genere che già gli apparteneva con Quei bravi ragazzi e prosegue con importanti film in cui la figura femminile è sempre più al centro delle sue opere. Ma, con l’avvicinari del nuovo millennio, le cose sembrano nuovamente declinarsi verso il peggio.

Regista metodista

Martin Scorsese trova nuova linfa vitale nella sua collaborazione con Leonardo DiCaprio, che restituisce successo commerciale al regista e permette al giovane attore di sfidare sè stesso. Da The Aviator a The Wolf of Wall Street. Così, il maestro entra nella sua ultima – per ora – fase della sua carriera, che già risulta riduttivo definire come un’unica fase. Prende strade nuove e mai sulla stessa linea d’onda, ma sempre in comunicazione tra di loro.

Recensione a quattro stelle su Almanacco Cinema